- Pubblicato Sabato, 22 Novembre 2014 15:16
- Scritto da Marco Di Lorenzo
Possibile posizione finale di Philae, stimata tramite i dati CONSERT. Credits: ESA/Rosetta/Philae/CONSERT
La ricerca del luogo in cui Philae ha terminato la sua avvincente avventura è ancora in pieno svolgimento. Se da un lato si stanno vagliando le immagini OSIRIS per vedere direttamente il lander (per ora senza successo), si è affinata anche l'altra metodologia, utilizzata già nelle prime ore dall'atterraggio e basata sul segnale radio inviato dall'esperimento CONSERT (Comet Nucleus Sounding by Radio waver Transmission). Lo strumento consiste di una coppia di antenne installate ai lati del lander che sono state estese dopo la separazione da Rosetta, come pure i tre piedi di atterraggio. Le antenne ricevono il segnale emesso da Rosetta e, dopo aver estratto delle informazioni, vengono subito ritrasmesse verso l'orbiter; qui il segnale registrato, elaborato e poi inviato a Terra; lo scopo è quello di ricavare importanti informazioni sulla struttura e sulla composizione interna del nucleo studiando il modo in cui le onde elettromagnetiche, passando al suo interno, vengono rallentate e attenuate.
Le antenne CONSERT evidenziate su Philae. Credits: ESA/ATG medialab
Adesso però CONSERT si sta rivelando utile anche per determinare la posizione del lander, dopo che una serie di rimbalzi non previsti ne ha modificato sensibilmente la destinazione. In pratica, analizzando i ritardi nei segnali scambiati tra Rosetta e Philae quando quest'ultima era ancora funzionante, il team è dapprima riuscito a definire la regione "a losanga" in giallo nell'immagine di apertura (sul bordo di una grande depressione circolare, a circa 1 km da Agilkia); più recentemente, utilizzando anche i segnali attraverso il corpo del nucleo sono giunti a determinare due potenziali regioni di atterraggio all'interno della losanga, una evidenziata in azzurro e l'altra in verde (l'incertezza dipende dal particolare modello dell'interno del nucleo che si adotta). Adesso, collaborando con ESOC Flight Dynamics (il team che ‘pilota’ Rosetta) e con il Rosetta Science Ground Segment (il team che analizza le immagini raccolte dalla fotocamera OSIRIS) si concentreranno le ricerche visuali in queste due regioni e speriamo che alla fine qualcosa venga fuori! A partire dall'anno nuovo, comunque, Rosetta si metterà periodicamente all'ascolto di possibili segnali radio da Philae, nella speranza che questa esca dallo stato di ibernazione grazie all'aumento di irraggiamento solare sui pannelli.
Intanto è stata pubblicata un bella immagine tridimensionale (da vedere con occhialini colorati per anaglifi) ripresa da Philae durante la discesa verso il nucleo cometario; è basata su due immagini riprese da ROLIS a distanza di 2 minuti una dall'altra, circa un'ora prima del primo touchdown, e mostra dettagli di 3m; la regione di Agilkia è quasi esattamente al centro dell'immagine:
Philae’s Comet 67P C-G Anaglyph
Credit: ESA/Rosetta/Philae/ROLIS/DLR - Processing: 2di7 & titanio44
Dopo aver rilasciato il lander, la missione di Rosetta continua a distanza. La sonda è in ottime condizioni, con tutti gli strumenti perfettamente funzionanti; ha ripreso a fare la sua attività di monitoraggio scientifico sulla cometa, la cosiddetta ‘comet escort phase’, come ha dichiarato il direttore di volo Andrea Accomazzo. Questa fase di indagine continuerà per buona parte dell'anno prossimo, ma c'è chi parla già di una possibile estensione della missione al 2016 durante la fase di allontanamento dal Sole, se la sonda sarà ancora in buono stato e con sufficiente carburante a bordo.
In questi giorni (20, 22 e 26 Novembre) Rosetta sta effettuando una serie di piccoli "burn" per aggiustare la nuova orbita circolare, a 30 km di altezza. Il 3 Dicembre, in realtà, l'orbita verrà momentaneamente abbassata a 20 km per una decina di giorni, allo scopo di riprendere immagini ad alta risoluzione e analizzare gas e polveri emessi dal nucleo, come illustrato nella grafica seguente:
Traiettoria di Rosetta dopo il rilascio di Philae, tratto dal video - Copyright ESA
La cometa si sta avvicinando al Sole sempre più rapidamente: attualmente è a 438 milioni di km e la distanza si riduce di circa 1 milione di km al giorno; il perielio è previsto per il prossimo 13 Agosto, a 186 milioni di km dal Sole e per quella data l'irraggiamento solare sarà cresciuto di un fattore 5.5, con conseguenze immaginabili sull'attività della cometa. In effetti, in caso di consistente aumento di questa attività nelle prossime settimane, è prevista una manovra di emergenza che porterà Rosetta dalla attuale orbita "desiderata" a un'orbita "ad alta attività" più elevata, per mettersi al riparo dai possibili danni della polvere e per non venire troppo rallentata dall'attrito dei gas emessi dal nucleo. Anche per questo, la scelta dell'orientamento delle orbite è ricaduta su un piano sempre vicino a quello del terminatore, ovvero perpendicolare alla linea che unisce il Sole alla cometa, in modo da esporre il meno possibile la sonda all'azione diretta e continuata dei getti di gas e polvere. In ogni caso, appena la cometa svilupperà una chioma estesa e una vera coda, Rosetta dovrà necessariamente allontanarsi.
Riferimenti:
- http://blogs.esa.int/rosetta/2014/11/21/homing-in-on-philaes-final-landing-site/
- http://blogs.esa.int/rosetta/2014/11/21/approaching-a-comet-in-3d/
- http://www.esa.int/Our_Activities/Operations/Rosetta_continues_into_its_full_science_phase