Il morphing è un effetto digitale che consiste nella trasformazione fluida e graduale di due immagini di forma diversa, che possono essere oggetti, persone, volti, paesaggi.
Il morphing non è altro che l’uso in contemporanea di una dissolvenza incrociata e di un effetto di deformazione chiamato warping (termine inglese che significa, appunto, deformazione).
Tramite il warping è possibile selezionare su un’immagine dei pixel qualsiasi ponendovi sopra dei “punti chiave”, che si possono unire tra di loro con delle linee. Cambiando poi la posizione di tali punti l’immagine intera subirà una deformazione.
Il morphing è stato studiato per permettere di ottenere una dissolvenza incrociata tra due distinte sequenze, nelle quali due immagini non vengono deformate in modo casuale ma in modo da assomigliare il più possibile l’una all’altra: la sequenza di partenza è il warping della prima immagine,
Philip Scott Johnson è un digital artist americano che, attraverso la tecnica del morphing, si è divertito a mettere insieme l’immagine della donna nella storia, documentata attraverso novecento anni di evoluzione della pittura occidentale, dal medioevo a Picasso. Il tutto in uno straordinario video di circa tre minuti, con il sottofondo della Sarabande, Suite n. 1 in sol maggiore di Bach, (esecuzione di Yo-Yo Ma). Per questo video, Philip Scott Johnson ha ricevuto la nomination 2007 per i Most Creative Video; 2007 YouTube Awards
Adottando la stessa tecnica, Johnson si è prodotto in altri lavori a tema (le donne del cinema, gli autoritratti di Van Gogh, i ritratti di Matisse).
A noi è piaciuto tanto. E’ uno straordinario esempio di come la tecnologia digitale possa essere usata a scopi artistici e, perché no, anche didattici, rimanendo leggera e assolutamente godibile.
(Maria Elisa Muglia)