Cara Virginia, faccio questo incitamento per i nostri amici lettori, perché proprio questo film mi è piaciuto e vorrei che tutti lo vedessero.
Di che cosa parla il film hanno detto moltissimo tv e giornali, per cui basta ricordare che è una storia vera, di una signora irlandese che cerca il figlio avuto da ragazza, mentre era in collegio dalle suore, e da quelle stesse suore dato in adozione. Come finisce la ricerca non si può dire, visto che voglio mandare tutti i nostri lettori al cinema. Del resto nemmeno tu penso che lo abbia visto, e non ti vorrei mai togliere il piacere del vedere svolgersi la storia.
il trailer di Philomena
Ma quello che mi è piaciuto del film è anche altro. Judi Dench è fantastica ma si sapeva. Stephen Frears ha la regia asciutta e leggera dei britannici ma si sapeva. I cattolici irlandesi superano in talebanismo gli italiani ma si sapeva. E quello che non si sapeva non sta nella trama o nelle emozioni a volte forti che pure ti suscita. Sta in quell’equilibrio delicato delle scelte personali: il momento in cui si dice “ho deciso” e quella decisione è solo nostra e insindacabile perché viene da dentro di noi. Sta nella capacità di rispettare le decisioni degli altri anche quando la rabbia ci bolle dentro e non siamo per niente, ma proprio per niente d’accordo: perché i confini invisibili tra le anime sono invalicabili. Sta nella complessità di una vita in cui dolori e gioie, buio e luce sono ben distinti ma anche inseparabili: non ci è data un’altra vita, ma quella che abbiamo può essere molto piena. Questo mi ha trasmesso il film. E non mi sembra poco…
E certo Virginia, non mi potrai rispondere finché non avrai visto il film. Ma intanto apriamo ai commenti dei nostri lettori, che dici?
Admired Antonia