Phnom Phen
Oggi la sveglia è tranquilla, ho il tempo di preparare lo zaino e fare colazione con calma.
Ho il pick up alle 9.00, ordino il mango shake, un omelette alla cipolla e pomodoro e controllo la mail sul computer. Ormai sono le 9.30 e il mio tuk tuk non arriva, non ho fretta , l’ho imparato da loro, ma il ritardo continua ad aumentare e ai 45min chiedo del mio tuk tuk. Mi risponde di non preoccuparmi che arriva. infatti alle 10.00 mi prende e mi porta al bus.
Phnom Phen si presenta con dei grossi grattacieli e tanto traffico. Si vede che è la capitale e si vede che siamo arrivati noi occidentali.
Scendo dal pullman e non ho la più pallida idea di dove andare a dormire. Sono in una città enorme e i tuk tuk driver mi offrono un sacco di guest house. Scopro che la miglior via per trovare qualcosa di economico è la via del prezzo, infatti le guest house con prezzi economici si trovano nella maggior parte in riva al lago e non lontano dal centro.
Per 5$ mi trovo in un posto meraviglioso, sono arrivato con il tramonto sul lago che mi da il benvenuto, in lontananza ci sono i grattacieli e la mia stanza è sul lago.
La zona è locale ma è frequentata da backpackers e residenti stranieri, soprattutto insegnanti di inglese.
Infatti passo la serata a chiacchierare con 2 ragazzi che insegnano, uno all’asilo e uno alle materne e il cugino di terzo grado di Marlon Brandon. E’ un posto molto chill out, un grosso terrazzo comune con bar ristorante, tavolo da biliardo e televisione con divani e poltrone stracomode in bambù.
Mi addormento nella mia stanza galleggiante, mi lascio cullare da Phnom Phen
good night
why not!?
mr.d