Ancora una volta Photoshop è sotto l’attacco degli utenti di Instagram: Community attenta e aggressiva nei confronti del fotoritocco compulsivo, che ultimamente sembra dilagare tra gli addetti alla post-produzione come un morbo.
Sempre più magre, sempre più lisce e sempre più finte le immagini proposte sembra abbiano stracotto un po’ tutti, anche i più maniaci per la taglia38; soprattutto constatato che nei post incriminati si parla ormai di una 36 e quella, di taglia, non fa gola proprio a nessuno (con tutto rispetto per le tg 36) che di curve, quelle vere: morbide e succulente, proprio non sa dove cercarle.
Ultima sotto accusa: Victoria’s Secret con il post “Truly. Madly. Cheeky” del 25 settembre, che ha fatto indignare la maggior parte delle sue utenti in merito al primo piano di spalle di una modella con un orrendo lavoretto di photoshop al fondoschiena. Appiattito, allisciato, rimpicciolito, plastificato, non solo non invoglia all’acquisto del capo intimo, ma fa spontaneamente sorgere due domande: 1)perché dovremmo comprare un capo che appiattisce il culo? (chiedetelo a qualunque uomo, QUALUNQUE, al di là della dimensione la cosa fondamentale è che sia rotondo, magari mandolineggiante!! Ovvio, possibilmente anche sodo…ma questa è un’altra storia..) 2) la modella che ha posato per la foto non si è incazzata che le hanno deformato il sedere fino a farlo sembrare una macina?? (ma quelle finte, sottili e disidratate, non quelle piene e pannose della mulino bianco).
Eppure tutti ricordiamo la pubblicità del 1993 della Martini in cui una sconosciuta Cherlize Theron scopriva lentamente uno splendido rotondo fondoschiena con il suo vestito che si scuciva mentre camminava… La senbsualità! Non ostentata, non urlata e non photoshoppata!!
In un momento storico dove la padroneggiano Kim, Nicki, Rihanna e Beyoncè, regine social del lussureggiante lato B, e dove si incitano da anni le donne ad accettarsi con tutti i kiletti in più, qualunque forma e colore abbiano, pare assurdo che tutte le campagne pubblicitarie delle grandi case di moda propongano ancora modelle dagli standard ingestibili e portati talmente all’estremo da dover essere ulteriormente “asciugate” perché neanche le modelle stesse riescono a raggiungerli.
Persino le modelle iniziano infatti a denunciare lo stato abbacinante in cui versa la situazione: prima tra tutte la svedese Agnes Hedengard che ha condiviso su vari social un video, visualizzato da più di 4milioni di persone, dove la 19enne racconta di come “non la facciano salire sulle passerelle per il suo peso,.. perché è grassa” (a voi il link per giudicare https://www.youtube.com/watch?v=4hEMv9QUIzE&feature=gp-n-y&google_comment_id=z13gylqbzpy2fjgt022dinkoszqmuvka504) o alla più nota Cara Delevingne che ha rilasciato un intervista al Times in cui dichiara di aver rinunciato alle sfilate: “perché la moda ti porta ad odiare il tuo corpo”.
Ricordiamo quindi a tutti i tempi in cui l’eleganza era accompagnata da corpi leggeri ma curveiformi, dove la taglia 42 di Marilyn era IL Sexy per antonomasia, dove le modelle di Vogue erano Dovima, Lisa Fonssagrives, Suzy Parker, Dorian Leigh, aggrazziate nella loro proporzionata taglia 40, magari considerate un po’ svampite e naive come nel film Funny Face di Donen, ma classy come una “the way you look tonight” di Sinatra: dove “your smile so warm” ma soprattutto “your cheeks so soft “.. perché è meglio abbracciare un corpo soft dall’anima burrosa, che un corpo siliconato con una personalità disidratata.
Segnaliamo quindi con immenso piacere una personalità Freak, una ragazza che ultimamente con grande piacere sta viaggiando fuori rotta: Demi Lovato.
BURBANK, CA – APRIL 14: Clear Channel presents an exclusive performance with Demi Lovato as part of the iHeartRadio Live series at the iHeartRadio Theater on April 14, 2014 in Burbank, California. (Photo by Kevin Winter/Getty Images for Clear Channel)
Demi, nata dalla famiglia Disney con Camp Rock, ha infatti da poco realizzato un servizio con il fotografo Patrick Ecclesine, per Vanity Fair. Per gli scatti la cantante ha però apposto tre condizioni: niente vestiti, niente trucchi e niente ritocchi. Le foto dovevano mostrarla completamente al naturale. Una novità corroborante, no: photoshop o luci “tecniche” (quelle che piazzate bene cancellano ogni segno, dal brufolo alla ruga) che ci mostrano una ragazza di 23anni come mamma l’ha fatta e con le sue soft cheecks. A questo punto l’unico augurio che ci possiamo fare è che anche altre seguano il suo esempio, per mostrare che si è belli sempre, al di là di tutto.
A cura di Martina Cotena.