È facile rimanere impressionati dalle opere di Erik Johansson: il giovane svedese (classe 1985) manipola il materiale fotografico legandolo alla sfera del surreale (nella sua accezione bretoniana), in una soluzione omogenea di sogno e realtà, perturbante e misteriosa. È inotre evidente il richiamo ad atmosfere e simbologie dell’opera di M.C. Escher, nella composizione di costruzioni impossibili e geometrie illogiche. Questa non è però che una parte della strana alchimia creativa di Johansson, le cui invenzioni sconfinano facilmente dalla gabbia del genere e della citazione.
Erik Johansson è un artista freelance che lavora con Canon EOS 5d Mark II e Adobe CS5 su un Pc (rarità nel mondo della fotografia professionale, da sempre Mac-addicted) auto-costruito.
E ora spazio alle immagini. Non dimenticate di visitare il sito ufficiale dell’artista per visualizzare il suo portfolio completo.