Pi-Ramses
Ramses I
Campagne archeologiche di scavo, terminate da poco tempo, hanno dato la possibilità di rendere visibile e visitabile l’area in cui sorgeva questa bella località, situata in una zona alluvionale a forma triangolare, costituita dalla ramificazione del fiume Nilo alla foce, ed in particolare su una sua diramazione prosciugatasi. Le rovine di Pi-Ramses sono state individuate nel Delta orientale del Nilo, in prossimità del piccolo insediamento abitativo di Kathana-Qantir, a circa 100 Km dalla metropoli del Cairo. Non è possibile non sottolineare il rinvenimento di un enorme complesso di locali adibiti a stalla per i cavalli (di due ettari ed in grado di accoglierne ben 500), della parte terminale degli arti inferiori di una gigantesca opera scultorea del faraone Ramses II, di alcune strutture murarie che costituivano la base di diverse costruzioni e di un edificio dedicato al culto, innalzato dal faraone Horemheb (XVIII dinastia).Ramses II
La città aveva un'estensione pressappoco di 30 Km. Era collocata pochi chilometri a nord del centro abitato di Avaris (nel Secondo Periodo Intermedio, 1790 – 1543 a.C., fu la capitale dei re Hyksos della XV dinastia), che nel Nuovo Regno (1530 – 1080 a.C.) si caratterizzò come area nella quale si installarono gli Habiru (popolazione che non aveva dimora stabile ma cambiava continuamente sede, spostandosi tra Mesopotamia, Siria ed Egitto nel corso del II millennio a.C.), i quali giunsero dalla terra di Canaan, zona comprendente l’odierno Libano, Israele e porzioni di Siria e Giordania.Ramses III
Pi-Ramses venne fondata successivamente al 1300 a.C., nella regione soggetta all’amministrazione di Paramses, alto funzionario di Horemheb, che in seguito divenne sovrano prendendo il nome di Ramses I. Il faraone Sethi I amplierà l’insediamento abitativo, inserendovi l’edificio dedicato al culto della divinità Seth, situato tra i ruderi di Avaris. In questa epoca si presume sia venuto al mondo Mosè (Esodo, 1,8-2,10). Fu Ramses II a sviluppare notevolmente e rendere più grande la città. La stessa decadde rapidamente sotto la XX dinastia, nel momento in cui la diramazione del Nilo che la bagnava diventò asciutta, così che ogni frammento di roccia di dimensioni varie e le numerose opere scultoree degli dei, che abbellivano la città, vennero trasferite nella nuova sede degli organismi legislativi e amministrativi centrali dello Stato egizio (Tanis), posta più a settentrione. Giampiero LovelliBIBLIOGRAFIA
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