Magazine Diario personale

Piacere! Io sono un water (undicesimo capitolo)

Da Gattolona1964

Gentili lettori e lettrici, tacite anime che sarete rimaste senz’altro a bocca aperta per i capitoli trascorsi, armatevi ancora di buona volontà per parlare oggi, del Capo delle Cosche Wateriali Mafiose e Turche: Mr. Cesso! E’ parola trascritta sul vocabolario d’italiano, perciò non mi sento maleducata o irriverente nei vostri confronti! Vi confesso che anch’io vorrei esserlo in certi momenti della mia vita, per rendere cesso al cesso a chi cesso è veramente. ma per essere dei veri cessi DOC, quelli iscritti all’albo, con il pedigree, mica è facile! Bisogna studiare anni e anni e sostenere esami all’università dei confratelli pitali e orinali. Pazienza, non perdiamoci d’animo e leggiamo attentamente il capitolo, si fa sempre in tempo a divenire cessi, basta lavorarci un pò su!

 


il capo dei capi, colui che tutto sa e nulla è.)

Darei
per scontato che gli altri componenti della classifica stilata, non
mi lancino improperi, spero non mi odino, dopo ciò che mi accingerò
a fare e in cuor mio auspico di poter collaborare ancora con loro. Mi
sento in dovere di dedicare il capitoletto numero due, al “Cesso”
per eccellenza e con la “C” maiuscola. Come
ho specificato all’inizio di questo percorso, cesso è una parola che
troviamo anche nel vocabolario della lingua italiana, perciò mi sono
permessa di usarla sovente senza per questo credere di essere una
persona volgare. Non
lo accetterei da Voi, gentili amici e rifarei tutto il manoscritto
senza pensarci due volte.Questo
saggio vuole essere tutto men che irrispettoso o volgare, desidera
essere un simpatico manuale al quale ricorrere quando la nostra mente
ha un pensiero triste e nefasto, come specificato sotto al titolo. Queste
cinque sillabe C E S S O, rendono bene l’idea di un oggetto, persona,
situazione, stato d’animo, spettacolo, amore, ricetta, matrimonio,
fidanzamento, divorzio, relazione clandestina, orgasmo, abito,
suocera, capoufficio, casa e tutto quello che vi viene in mente che
non si possa catalogare nelle altre tipologie sopra menzionate.Hai
presente un minestrone fatto con i resti del mare in tempesta che
piano piano tornano a galla?Come
i dubbi, come gli amori, come le stagioni, come le mode, ritornano
sempre. Hai
presente quanto ti arrivano quelle bollette tremendamente salate e
lievitate e tu non sai chi è il cesso che te le ha inviate e perché
ha sbagliato i conteggi proprio a tuo discapito?Poi
ti accorgi che non le ha mandate solo a te ed un pochino ti
tranquillizzi, cercando di andarci a fondo, pulendo bene con l’acido
muriatico. Cesso
può essere l’incubo che hai avuto la notte precedente dove hai
sognato il tuo ex marito, calvo e obeso, abbarbicato su quel cesso
della sua amante. Cesso
è tutto e niente, posso essere anche io quando mangio dieci
bruschette prima di dormire, in estate. Siamo
tutti noi quando ci facciamo prendere per il c… colletto
gratuitamente. Sono
coloro che rompendo troppo le padelle non li sopporta più nemmeno un
pappagallo. Il
cesso dice “E che, c’ho scritto Joe Condor?” quando gli
sbriciolano un pitale in testa perché canta e sa di essere stonato. Cesso
è colui o colei che si va a nascondere in un vespasiano e gioca con
la turca senza conoscerla. Posso
essere ancora io, quando leggo il mio libro preferito su di una
comoda sconosciuta, tradendo il mio water personale. Ci
comportiamo da cessi, quando, senza pensare che gli altri ci vedano,
la facciamo di traverso, negli orinali dismessi, credendo che siano
water chimici per aerei e facendo finta di essere veri uomini, ben
sapendo che siamo donzelle. Il
vecchio detto “ora l’hai proprio fatta fuori dal water”, vi
chiarirà ogni dubbio. Credo
sia perfettamente inutile che ci nascondiamo dentro ad un abito da
gran soirée, sotto sotto ben nascosto ma di intuibile olfatto, un
principio di cessite la possediamo tutti. È
una grande epidemia a livello mondiale: dove colpisce non perdona,
non guarda in faccia lo status di alcuno, non usa il redditometro e
non conosce sesso o religione. L’unico
particolare che ci contraddistingue è che qualcuno lo è un po’ meno
di altri, qualcuno invece lo è per sempre, dipende dal grado di
sopportazione che abbiamo nell’inghiottire gli altri cessi.Non
vorrei ora scandalizzare le persone benpensanti o le aristocratiche
del circolo del bridge con queste mie considerazioni! Anche
le nostre care e vecchie amiche di sempre, quelle alle quali puoi
confessare ogni particolare della tua vita intima che tanto non lo
racconteranno mai a nessuno, posseggono una buona dose di cessite
acuta, quando meno ce lo aspettiamo, ce la dimostrano. Poi
com’è come non è, nel giro di ventiquattr’ore tutta la tua Regione
viene a conoscenza di come fai l’amore, di quanti peli ti sono
rimasti sul Monte di Venere, se hai messo le extension o se sono tuoi
naturali, se te li tingi perché son diventati bianchi o sono ancora
del colore originale. È
inutile che si nascondano sotto le larghe tese dei loro cappelli
monumentali; l’olezzo e il comportamento da cesso trapelano comunque. Non
per questo dobbiamo farne un esaurimento nervoso, basta accettarlo,
deglutire forte e sperare che l’ondata cessometrica passi in fretta. Questo
solo se vogliamo farla passare, altrimenti l’alternativa è
iscriversi al concorso annuale per Cessi Doc e sperare di vincere il
primo premio. La
gara sarà una guerra spietata, cessi d’ogni razza vi parteciperanno,
sgomiteranno a suon di sciacquone per vincere l’ambito primo premio. Io
modestamente, nella mia cassapanca del millecinquecento con i piedi a
zampa di leone, autentica, tramandata di nonno in nipote, ne ho
diverse decine di questi ambiti trofei. Riuscivo
a vincerli soprattutto da ragazza, quando ero ancora spontanea e
vera, anzi non dovevo nemmeno fare fatica più di tanto, mi veniva
spontaneo e vincevo ininterrottamente. Tutti
i premi conseguiti hanno le note e oramai amate forme che ho cercato
di descrivere, non so se la memoria mi tradirà ma credo, in tutta
onestà, di averli vinti tutti. Raramente
arrivavo seconda o terza in classifica, non mi sarei certo
accontentata e puntavo sempre più in alto. A
onor del vero sempre più in basso data l’altezza nanesca dei
medesimi.

……al prossimo capitolo! Fabiana.

Cesso tower

Cesso tower (Photo credit: Conanil)



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