Simulazione del cielo mattutino del 30 gennaio 2016, alle 6:30, per le latitudini dell’Italia centrale. Da sud est, verso ovest si possono scorgere Mercurio, Venere, Saturno, Marte e Giove. Crediti: Marco Galliani / Stellarium
Era dal 2005 che questo ‘filotto’ non si verificava: saranno ben cinque i pianeti allineati che sarà possibile osservare dagli ultimi giorni di gennaio fino alla metà di febbraio nel cielo del mattino. Gli appassionati dovranno puntare la sveglia un’ora prima dell’alba, ma lo sforzo sarà ripagato – sperando sempre che le condizioni meteo lo consentano – dallo spettacolo offerto da Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, tutti visibili e disposti su una linea immaginaria che da sud est va verso ovest, scendendo sull’orizzonte.
E’ abbastanza usuale trovare, Venere, Marte, Giove e Saturno a caratterizzare , in molteplici configurazioni, la volta celeste nelle prime ore del giorno, non ancora completamente rischiarata dalla luce del Sole, ma è la presenza di Mercurio che, seppur basso sull’orizzonte, a sud est, rende raro e spettacolare il cielo dei prossimi giorni prima dell’alba. Dopo di esso, spostando lo sguardo verso ovest e salendo leggermente, troviamo Venere, poi Saturno, Marte e, più distante ma sempre alquanto basso sull’orizzonte, Giove. Nel primo periodo di osservabilità del fenomeno Mercurio sarà il più basso sull’orizzonte, e anche il più pallido, per salire sempre più fino ad arrivare ai primi di febbraio ad essere appena sotto Venere.
Dalla fine di gennaio la Luna potrà essere usata come guida per l’osservazione dei pianeti in allineamento: infatti dalla fine di gennaio piano piano si sposterà vicino ad ogni pianeta, permettendo con facilità l’individuazione degli stessi. Il 28 gennaio sarà vicina a Giove, il 1° febbraio, all’ultimo quarto, sarà a fianco di Marte. Il 4 febbraio sarà vicina Saturno, per poi affiancarsi a Venere il 6. Una sottilissima falce di Luna sarà appena sotto Mercurio il 7.
I cinque pianeti saranno di nuovo osservabili tutti insieme, ma nel cielo notturno, nell’agosto prossimo, ma per chi si perdesse l’allineamento ora e volesse recuperare sarebbe meglio spostarsi nell’emisfero sud: dal nostro infatti sarà difficile, in quelle ore, osservare bene Venere e Mercurio.
Fonte: Media INAF | Scritto da Francesca Aloisio