Piano di marketing: analisi della domanda

Ritornano le chicche sul piano di marketing!

Dopo una breve introduzione, presentazione aziendale ed analisi della concorrenza è necessario analizzare la domanda. Alle volte è possibile trovare il termine “analisi dei mercati” ma all’interno le variabili analizzate sono le medesime: ricordo, sempre, la possibile differenza dei risultati ottenuti in quanto ogni impresa possiede una fotografia personalizzata.

Vediamo un po’ come.

A seconda di quali mercati sono presidiati dall’impresa X, in questa sezione, sono analizzati i dati per linea o per singola referenza in termini grafici e valutativi.

La rappresentazione grafica, ritenuta, più idonea è il grafico ad istogramma ( per analisi della domanda) ed il grafico a linee ( per analisi del tasso di frequenza e penetrazione). Ammesso che tali dati siano disponibili.

In sintesi questa è una zona caldina del piano di marketing perchè implica la stesura della situazione riportata dai mercati presidiati. Di conseguenza è già possibile definire alcune strategie, le quali però vanno perfezionate con le considerazioni tratte dalle altre sezioni.

Sempre a titolo di esempio alcune considerazioni possono essere rappresentate, a grandi linee, dalle seguenti:

“Impresa X: analisi dei mercati“
L’impresa X presidia sette mercati  in cui sono distribuite, in modo non omogeneo, le quattro linee – prodotto: linea capelli, linea igiene, linea viso e linea bocca. Ogni area presidiata possiede diverse caratteristiche, di seguito descritte.
Olanda
In Olanda l’impresa X è presente sul mercato con le quattro le linee – prodotto ripartite tramite i due canali: Distribuzione Moderna e Profumerie. Questi, per la propria attività, richiedono un margine di ricarico: lo 0.30 nella DM e lo 0.50 per le PROF.

Linea Igiene
Nella linea igiene l’impresa X  è leader di mercato, in quanto possiede una quota mercato pari al 40% rispetto ai suoi principali concorrenti che registrano quote pari, entrambi, al 10%.
Per questa linea la domanda potenziale supera quella effettiva registrando tassi di penetrazione mediamente alti: ciò suggerisce una scarsa saturazione del mercato ed una possibilità di crescita pari allo 0.13 che potrebbe essere oggetto di valutazione, in quanto esistono i presupposti per un incremento di margine, se pur basso.

Inoltre è necessario evidenziare un incremento della frequenza d’uso nel periodo considerato: infatti si passa da una frequenza media pari a 8.5 fino a 10.5 nell’ultimo anno. Di seguito si riporta il grafico riassuntivo di quanto scritto sopra….

Alla prossima puntata!