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Piano Industriale

Creato il 28 dicembre 2011 da Nonzittitelarte

Piano Industriale SLC CGIL – FISTEL CISL – FIALS CISAL – SNATER – FLS CSS – USB

Al Presidente Al Consiglio di Amministrazione e,p.c. Al Sovrintendente Fondazione Teatro Lirico di Cagliari

Oggetto: Commissione Piano Industriale – relazione Premessa

Ci sentiamo di affermare che quelle che il sovrintendente Di Benedetto enuncia nel piano industriale presentato alle OO.SS. non sono altro che semplici dichiarazioni. Ci si aspettava, invece, un piano programmatico che si ponesse obiettivi, anche minimi, di accesso a risorse esterne; non sono indicati i risparmi che la riorganizzazione dell‟azienda potrebbe produrre e non è previsto o, meglio, indicato il ruolo centrale che la Fondazione deve svolgere nelle attività sul territorio; non si prevede nessun tipo investimento sul nuovo pubblico (a partire dalle scuole) e non vi è la seppur minima traccia di un piano di rilancio complessivo dell‟azienda così come non è visibile un‟analisi dei costi generali di gestione che sia correlata a proposte di risparmio. E’ invece presente soltanto una puntuale analisi del costo del personale seguita da proposte volte unicamente ad una sua riduzione: sarebbe stato auspicabile che la decurtazione che si intende apportare a tale costo (di circa il 22%) non avesse gravato solamente sui salari del personale ma che in ugual misura fosse stata applicata anche ai costi della direzione e ai costi generali. Così formulata, la già difficilmente tollerabile proposta di decurtazione delle retribuzioni, è da considerarsi totalmente inaccettabile Ciò premesso, si precisa che le OO.SS non intendono sostituirsi alla direzione nella formulazione di un “piano industriale alternativo”, ma si propongono di suggerire, da operatori del settore, alcune idee sulle quali la direzione potrà proporre i piani operativi che andranno discussi e presentati sia all‟Assemblea dei lavoratori che al Consiglio di amministrazione.

Relazioni sindacali E‟ necessario che le relazioni sindacali siano improntate a fermi principi di reciproca correttezza. Fermo restando quanto disposto dal CCNL in merito a informazione e confronto con la RSU e le Segreterie di categoria, sarà necessario individuare una commissione tecnica che ogni bimestre abbia informazioni sull‟andamento economico e finanziario dell‟azienda, con particolare attenzione alla rispondenza dei preventivi di spesa con i preconsuntivi bimestrali, nonché sui movimenti finanziari.

Organizzazione interna Si ritiene di dover modificare l‟organizzazione del lavoro al fine di adeguarla alle necessità della produzione che oggi risulta essere fortemente penalizzata in quanto assoggettata a u logiche ormai superate.

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Idee nuove sull‟organizzazione del lavoro, moduli produttivi diversi dagli attuali, flussi scientifici di informazione, individuazione chiare di operatività, specifici per settore o reparti, garantiranno il superamento di questa “fase di confusione” e l‟identificazione immediata di più precise responsabilità. La pianta organica funzionale dovrà essere attuale, moderna e fondata su principi di abbattimento del costo del lavoro e non del costo del personale. Si precisa che a tutt‟oggi esistono due piante organiche: una (ormai stravolta) pianta organica funzionale risalente al 2001 con 270 unità lavorative ed una, risalente ad una data precedente, costituita da 229 unità e da considerarsi sicuramente obsoleta, che il Sovrintendente, a seconda delle necessità, utilizza “a sua discrezione”. Non volendo sostituirci alla Direzione Aziendale, ci aspettiamo proposte in merito a:

rimodulazione della pianta organica funzionale;

diverse operatività aziendali;

eliminazione del ricorso agli straordinari;

correttivi di alcune norme dell‟accordo integrativo aziendale che vadano ad incidere sul piano della maggiore produttività aziendale a costo zero;

riconoscimento del premio di produzione come salario acquisito, individuandolo con criteri rimodulati.

 Programmazione La prima fase di cambiamento deve essere rappresentata dalla predisposizione di una programmazione artistica concettualmente diversa rispetto a quanto è avvenuto fino ad oggi sia nella scansione temporale che nella organizzazione complessiva. Innanzitutto si rileva che l‟accavallamento della lirica con la sinfonica produce costi aggiuntivi ma è assolutamente indispensabile che la fase della programmazione non sia coincidente con la fase di realizzazione. Dovrà essere individuata una struttura che si preoccupi di programmare con proiezione triennale per dar modo di verificare preventivamente la sostenibilità in rapporto ai costi. Intenderemmo identificare una produzione principale, al Teatro Lirico, e una produzione collaterale da svolgersi al di fuori del teatro, nel comune di Cagliari e nella regione. Obiettivo, a regime, 300 manifestazioni di cui 180 concerti e 120 tra lirica e balletto. L‟attività lirica in sede dovrà prevedere, già dal 2012, una proposta di 8 titoli ( 6 opere e 2 balletti ) per 6 turni di abbonamento, con recupero della prova generale e dell‟antigenerale per le scuole, da effettuarsi in un arco temporale di massimo 5 mesi:

8 titoli x 6 turni = 48 spettacoli + 6 generali + 6 antigenerali + 2 ball fuori abbonamento = 62 spettacoli

Tale programmazione si deve sostenere con gli incassi di biglietteria ( da statistiche incasso medio per turno di abbonamento € 27.000 + la parte variabile di biglietti + prova generale ) La stagione sinfonica deve essere articolata in 2 mesi e mezzo, in 2 turni di abbonamento e prova generale:

 10 titoli x 2 turni = 20 spettacoli + 10 generali = 30 spettacoli

Tale programmazione si deve sostenere con gli incassi di biglietteria ( da statistiche incasso medio per turno di abbonamento € 11,000 )

Attività fuori sede Deve rappresentare la diffusione equilibrata ed omogenea della cultura musicale nella regione e nel mondo della scuola.

Si regge su un‟azione sistemica di distribuzione nelle scuole, nelle biblioteche, nei centri d‟arte, nelle Chiese e nei Teatri con particolare attenzione a quelli ristrutturati attraverso il

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“Circuito artistico regionale attività culturali spettacolo” – CARAS, Misura 2.3 del POR Sardegna 2000-2006. Si colloca nell‟ambito della valorizzazione delle risorse umane con la diffusione della cultura, del potenziamento delle risorse locali attraverso l‟utilizzo dei beni ambientali e culturali e della promozione delle attività musicali come arricchimento della proposta turistica. Agili strutture organizzative, semplici allestimenti, programmi di facile ascolto, formazioni dalla camera al sinfonico corale, tempi di preparazione non coincidenti con la distribuzione, nuova normativa per l‟abbattimento del costo del lavoro, saranno la chiave di volta per raggiungere l‟obbiettivo di 200 manifestazioni a regime. Tale attività per la particolarità di intervento si finanzia col contributo regionale.

Progetti speciali Il Teatro Lirico di Cagliari deve intraprendere nuovi percorsi di crescita per farsi promotore dello sviluppo del territorio e valorizzarne il patrimonio identitario, culturale e ambientale, grazie alla propria esperienza nel campo artistico-culturale e alle risorse logistiche e professionali di cui essa dispone. Per essere competitiva e realizzare pienamente la sua missione la Fondazione deve sviluppare una vasta progettualità basata sulla cooperazione con i principali attori economici e istituzionali dell‟Isola, proponendo interventi di animazione economica e attività culturali idonei a produrre processi di innovazione e di valorizzazione delle risorse locali, a tutto vantaggio dell‟attrattività del sistema regionale, sia in termini di qualità della vita sia da un punto di vista socioeconomico. Attraverso l‟attivazione di sinergie nel territorio, la Fondazione si farà portatrice di progetti di interesse collettivo e allo stesso tempo interprete di una logica di rete, in grado di creare e consolidare rapporti di collaborazione utili a valorizzare il “sistema Sardegna” nel suo insieme, in Italia e all‟estero.

Formazione: tralasciamo di evidenziare quale è l‟indotto, anche economico, che la formazione può avere per il Teatro.

Sarà necessario attivare a tempi brevi un tavolo di concertazione con le Autorità competenti per verificare la possibilità di accedere a finanziamenti per corsi per la formazione del personale esistente più rispondente alle mutate necessità produttive e sarà conseguente l‟analisi e lo studio di una formazione continuata ( lifelong learning) dedicata alla formazione delle arti e dei mestieri del Teatro, oltre che formare gli artigiani dell‟arte anche per le altre attività culturali dell‟Isola. L‟azione di tale iniziativa produce l‟arricchimento del patrimonio regionale di professionalità specificamente teatrali e non solo che avrebbero un potenziale di lavoro nella regione, ma potrebbero essere sul mercato anche in uno scenario più ampio nazionale. Il concetto di formazione ben si armonizza con la maggior parte dei progetti speciali.

Nido Musicale: Il progetto è strettamente legato alla missione istituzionale di cui è investito il Teatro Lirico, orientata alla diffusione dell‟arte musicale nell‟ottica della più ampia fruibilità da parte dei cittadini. La realizzazione di un servizio nido durante il giorno e di baby-parking al di fuori dell‟orario del nido e durante gli spettacoli, costituisce un‟opportunità per fornire ai bambini di età prescolare – quella in cui il grado di apprendimento è maggiore – un‟educazione musicale e all‟ascolto. Il progetto è realizzabile attraverso l‟effettuazione di un partenariato esecutivo composto da Fondazione, Comune di Cagliari, Provincia di Cagliari, Conservatorio di Musica.

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  Film Commision e Cineporto: la Regione Sardegna indente realizzare un Cineporto che si configura come una struttura che consentirà di offrire alle produzioni cine-televisive, sia italiane, che internazionali, le migliori condizioni logistico-organizzative durante la loro attività produttiva sul territorio sardo, attraverso la realizzazione di spazi destinati a falegnameria, sartoria, piccola scenografia, attrezzeria, sala casting, sale riunioni, un punto ristoro e una sala cinematografica che sarà utilizzata per la visione dei giornalieri e per la presentazione di cortometraggi e documentari italiani privi di distribuzione, nonché quale luogo per attività di formazione e convegnistica.

 In attesa del completamento la Fondazione, essendo già in possesso di Falegnameria, Sartoria, Attrezzeria, Laboratorio Scenografia, Laboratorio Fabbri, completi di attrezzature tecniche e di risorse professionali qualificate che possono mettere a disposizione la loro competenza per le produzioni cine-televisive, può offrire la sua collaborazione ad ampio raggio. Nel corso degli anni sono stati innumerevoli gli apprezzamenti da parte di registi, scenografi, costumisti ed esperti nell‟ambito teatrale, sulle capacità delle maestranze del nostro teatro. Tali qualità potrebbero essere sfruttate al meglio, oltre che nell‟attività istituzionale del teatro, anche nel settore commerciale, aprendo i laboratori ad attività collaterali ed innovative. L‟esperienza e l‟alta qualità della Sartoria del Teatro consentirebbe senza grandi difficoltà di disegnare e confezionare collezioni Piano Industrialecon l‟eventuale marchio “Sartoria del Teatro Lirico di Cagliari” nei periodi di stasi delle proprie produzioni ed attivarsi:

per Case di Realizzazione Costumi teatrali, creando costumi in serie;

per Teatri di prosa, fornendo costumi di repertorio a noleggio, con eventuali modifiche, o realizzarne di nuovi;

per Case di Moda, realizzando prototipi di modelli per campionari da mettere in seguito in produzione;

Sartoria per clientela privata, realizzando abiti da sera, da sposa o altri capi.

Stessa iniziativa potrebbe essere applicata al laboratorio di falegnameria, all‟officina dei fabbri ed all‟attrezzeria/scenografia, con elementi di arredo e design. L‟effettuazione di tale attività si reggerebbe solo con gli introiti realizzati e non sarebbero in conto gestione.

Smantellamento Anfiteatro Romano: tra le attività collaterali ipotizzabili per l‟incremento della produttività della Fondazione si può proporre sicuramente, oltre che il progetto completo di riqualificazione del sito più volte presentato e apprezzato dai vari esponenti politici, la rimozione delle strutture esistenti. Tale attività, descritta ed analizzata nel dettaglio nel progetto già presentato agli uffici comunali, si ritiene possa essere affidata al Teatro per i seguenti motivi:

L‟affidamento alla Fondazione non comporterebbero, come avvenuto in passato, le lungaggini dovute alle procedure di gara

La Fondazione, che ha partecipato direttamente alle fasi finali di costruzione (affiancando l‟impresa per i gravi ritardi), è stata in tutti questi anni unico referente per i lavori di manutenzione e riattivazione dell‟area per consentire le attività anche degli altri gestori;

Le maestranze del Teatro sono qualificate per tale lavoro, come dimostrato in tutti questi anni;

La conoscenza delle strutture ha permesso di individuare un sistema di smontaggio sicuro e rispettoso del sito archeologico;

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  Nel progetto di rimozione sono stati inseriti i costi per la presenza continua di un archeologo esperto nominato dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, oltre ad un ingegnere strutturista ed un responsabile per la sicurezza di provata esperienza;

L‟importo scaturito da una dettagliata analisi dell‟intervento è di gran lunga inferiore a quello ipotizzato dagli uffici comunali.

  Turismo congressuale: Coniugando la propria attività artistica con gli appuntamenti del turismo congressuale, la Fondazione può contribuire a posizionare la nostra regione in un mercato particolarmente rilevante ai fini della destagionalizzazione dei flussi turistici. L‟obiettivo è favorire la competitività del sistema turistico provinciale e regionale in un‟ottica di integrazione orizzontale. La cooperazione tra le strutture ricettive e il principale attrattore culturale del territorio permette di elaborare una fitta programmazione di eventi che porti alla definizione di un pacchetto integrato di offerta turistica congressuale. Tali iniziative devono essere fonte di sicuro reddito per la Fondazione.

  Sportello Eurocultura: nella Fondazione e nelle attività culturali della regione è debole il ricorso alle fonti di finanziamento extra-istituzionale – di origine regionale, nazionale e soprattutto comunitaria – a causa dell‟assenza di strumenti informativi, organizzativi e professionali necessari all‟acquisizione di tali risorse. Per la realizzazione di una vasta progettualità la Fondazione dovrebbe dotarsi di una struttura che le consenta di reperire fondi aggiuntivi/alternativi a quelli istituzionali e nel contempo farsi interprete dell‟esigenza di supportare gli operatori del settore cultura e spettacolo della regione.

Progetto realizzabile con un partenariato formato da Fondazione, Comune Cagliari, Provincia Cagliari, Regione Sardegna e altri enti locali interessati.

Conservatorio di musica: in una ritrovata ottica di valorizzazione delle risorse locali, il Teatro ha il dovere di mettere a disposizione dei giovani “ un palcoscenico “ dando loro una opportunità di conoscere quel mondo che sarà il loro futuro.

L‟attività lirica, per la sua complessità, rappresenta quel momento professionale che tanti auspicano di avere. Il Conservatorio, fucina di voci e strumenti, potrà essere un sicuro punto di riferimento. Collaborazioni più disparate possono essere ritrovate per l‟attività diversa da quella principale, sia essa concertistica per il mondo della scuola che per il territorio ma anche per la ricerca di complessi o parte di essi da inserire a completamento di organici che, per esigenze di programmazione, potrebbero non essere utilizzati in certi momenti di attività. Ma sicuramente è l‟attività lirica quella che più risponde alla necessità di avere quei costi sostenibili che, solo con studenti di indubbie qualità, si possono ottenere. Con scene e costumi di nostra proprietà possono essere realizzati quei titolo di repertorio, anche con formule di riduzione, che possono essere veicolo di promozione per l‟avvicinamento di nuovo pubblico all‟attività ordinaria. Con réclame “ Un palcoscenico per i giovani “, anche in armonia con processi di formazione, o percorsi concorsuali, si darà corso a iniziative popolari, sociali, economicamente compatibili, che garantiranno aumenti di produzione. I costi, dalle prime analisi effettuate, sono in armonia con quanto descritto per il sostegno delle altre attività. Qualora si rendesse necessario nell‟immediato un‟iniziativa di tal genere, sono stati analizzati costi di realizzazione che potranno essere forniti.

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  Museo multimediale e Sala d’ascolto: con il pieno avvio delle attività dei laboratori del Parco, saranno disponibili nuovi spazi all‟interno del Teatro Lirico. Uno di questi potrà essere adibito a sala d‟ascolto e visione del materiale audio visivo della Fondazione. La fruibilità di tale spazio con il pagamento di un ingresso o attraverso criteri di associativismo rappresenta un concreto momento d‟incontro per quanti hanno difficoltà a frequentare il Teatro nei momenti canonici.

Cagliari ha una lunga tradizione di affinità col teatro e la lirica. Si vorrebbe realizzare un museo dedicato alla storia del teatro in musica nella nostra città, avvicinandosi non solo all‟attività svolta nel nuovo teatro comunale, ma partendo dall‟Anfiteatro Romano fino alle varie tappe dell‟ultimo secolo svoltesi nelle diverse sedi cittadine. Si pensa ad un percorso che permetta un confronto storico e visivo della vita del palcoscenico con i suoi fasti, i suoi drammi, le passioni, gli artisti, le sue musiche e gli allestimenti scenici. Utilizzando i modellini realizzati dai nostri scenografi, bozzetti, figurini, costumi, fotografie, strumenti orchestrali, spartiti, libretti di sala, attrezzeria si potrebbe creare un percorso a ritroso nel tempo dall‟Anfiteatro, al Teatro Civico, al Teatro Cerruti, al Politeama Regina Margherita, al Politeama Carboni, al Teatro Moderno, al Teatro Massimo, alla Fondazione Teatro Lirico.

Progetto di collaborazione Cagliari – Sassari: Finanziato con fondi europei, ha come obiettivo la valorizzazione, anche attraverso l‟utilizzo di tecnologie innovative, dell‟identità regionale con riferimento al patrimonio storico-culturale, artistico-archeologico, paesaggistico-ambientale, socio-economico, linguistico-letterario e antropologico della stessa. Tale progettualità deve essere necessariamente utilizzata per divenire ambasciatrice del “Sistema Sardegna. Essendo la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari una delle quattordici Fondazioni Liriche Italiane e la principale industria culturale della Sardegna, dotata di mezzi e uomini di comprovata professionalità ed esperienza, consapevole dell‟importanza di tale progetto e del ruolo che il Teatro Lirico può e deve svolgere per la regione, si propone per essere il punto di riferimento per la progettazione e la realizzazione di tale iniziativa.

Coerentemente con l‟obiettivo del finanziamento propone la realizzazione di tre produzioni liriche. La prima opera sarà un nuovo allestimento di I Shardana: Gli uomini dei Nuraghi, dramma musicale in tre atti composta da Ennio Porrino, il maggiore compositore che la nostra Isola abbia espresso, non solo capolavoro musicale, ma un‟opera con chiare connessioni identitarie. Nella sua messa in scena i costumi saranno realizzati con una rivisitazione dei nostri costumi tradizionali sardi, attraverso la creatività di talenti espressione della vivacità culturale isolana. Per la creazione delle scene si utilizzerà la commistione col linguaggio cinematografico, con l‟apporto di un regista che realizzi, con le più innovative tecnologie scenotecniche, delle immagini multimediali da utilizzare come fondali, il cui tema sarà il nostro territorio nel suo insieme: dalle coste alle zone interne, sfruttando il nostro vasto patrimonio ambientale, archeologico e culturale, che risulta finora poco conosciuto e scarsamente valorizzato. L‟opera sarà eseguita dall‟orchestra e dal coro del Teatro Lirico di Cagliari, possedendola in repertorio per averla eseguita in forma di concerto nella stagione 2010, le maestranze tecniche realizzeranno scene e costumi, avvalendosi della collaborazione delle molteplici risorse professionali presenti nel territorio regionale. Altresì per il cast artistico e per lo staff di regia si prediligerà la scelta tra i giovani artisti locali.

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L‟idea progettuale è quella di offrire una manifestazione artistica ispirata al nostro patrimonio culturale e musicale, che sappia coniugare tradizione e innovazione sperimentando nuovi linguaggi artistici, con l‟ambizione di promuovere e dare risalto, anche in un consesso internazionale, il “Sistema Sardegna”.

Al fine di offrire un‟occasione di crescita, valorizzazione e visibilità a giovani talenti, per la seconda opera lirica si intende realizzare un allestimento interamente nuovo: nelle musiche, nel libretto, nella sua creazione scenica. La Sardegna possiede un importante patrimonio letterario a cui ispirarsi, opere che hanno una notevole valenza culturale e contengono in sé i principi di fondo dell’identità isolana. Prendendo ispirazione da questo patrimonio, ci si avvarrà della collaborazione di uno staff composto da musicologo, storico, musicista, per la realizzazione di un progetto artistico caratterizzato da un‟ambientazione e da contenuti originali che provengano dalla storia della musicologia isolana. Per l‟effettuazione dell‟intero progetto artistico si effettueranno bandi pubblici, con l‟obiettivo di selezionare i migliori talenti. L„esecuzione sarà Piano Industrialeaffidata all‟orchestra e al coro della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari e la realizzazione scenica sarà eseguita dalle maestranze tecniche della stessa. Anche la terza produzione lirica sarà un titolo completamente nuovo, concepito con un‟attenzione particolare per favorire l‟avvicinamento alla musica, di giovani e ragazzi e ideato appositamente per essere rappresentato in alcuni dei teatri ristrutturati attraverso il “Circuito artistico regionale attività culturali spettacolo” – CARAS, Misura 2.3 del POR Sardegna 2000-2006.

Nella nostra tradizione letteraria hanno molta rilevanza le fiabe, i racconti popolari, “Sos contos de foghile”. Il progetto artistico che si intende creare, prenderà ispirazione da questi racconti e realizzerà un allestimento anch‟esso totalmente nuovo. Ci si avvarrà della collaborazione dello stesso staff che curerà la creazione dell‟opera lirica da eseguire nei grandi teatri e si realizzeranno bandi pubblici per l‟individuazione di tutti gli artisti da impegnare nel progetto artistico. Il progetto dovrebbe snodarsi come un percorso che dal nord Sardegna arrivi al sud avendo come obiettivo possibile quello di coprire tutte le principali provincie isolane. Per questo titolo si coinvolgeranno le maestranze artistiche dell‟Ente Concerti Marialisa De Carolis e della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari mentre la sua realizzazione scenica sarà effettuata dalle maestranze tecniche della Fondazione. Dalle produzioni scaturirà una videoregistrazione che sarà proposta nel periodo estivo in tutte le località turistiche per consolidare l‟identità regionale. Tale iniziativa potrà essere altresì proposta al mondo della scuola e ai comuni che volessero favorirne la visione.

Piano Industriale

Parco della Musica: il nostro obiettivo è che il Parco deve far parte di un insieme di attività che abbiano il fine comune di favorire lo sviluppo delle infrastrutture del “Parco della Musica di Cagliari”, attirando l‟interesse, oltre che degli operatori dello spettacolo, di un pubblico più giovane ed aperto alle innovazioni, nonché far crescere, tecnologicamente e professionalmente il Teatro Lirico, fulcro del parco stesso.

Le iniziative da attivare nel Parco sono varie e si possono suddividere nei seguenti settori:

1. Nel Teatrino da 319 posti, utilizzabile come sala secondaria del Teatro per musica da camera, per l‟allestimento di piccole rappresentazioni operistiche,

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come spazio per le prove dell‟orchestra, del coro e della regia, nonché come spazio da dare in concessione per altre attività di spettacolo o conferenze.

2. parcheggio pubblico interrato su due livelli nella piazza Nazzari: realizzato con finanziamenti europei con lo scopo di creare introiti alla Fondazione, può essere sicuramente gestito dai suoi lavoratori;

3. Piazza Nazzari, anch‟essa realizzata con gli stessi finanziamenti europei: può essere utilizzata tutto l‟anno per attività di spettacolo, ma può anche essere messa a disposizione della creatività delle tante espressioni artistiche di cui questa regione gode, con l‟installazione di strutture mobili realizzate dalle maestranze del Teatro.

 

Turismo culturale: con la realizzazione dei progetti sopra descritti si può obiettivamente pensare di offrire un pacchetto di proposte per la permanenza all‟interno del Teatro e del Parco della Musica.

 

Parte economica Il costo del personale deve essere mantenuto nella sua interezza: voci aggiuntive quali contratto integrativo, premio di produzione o acconto sui futuri miglioramenti sono ormai salario dei lavoratori. Il personale è patrimonio della Fondazione ed è il mezzo per il raggiungimento dei fini istituzionali, il costo dello stesso può e deve essere sostenuto dai contributi degli enti pubblici. I progetti speciali, il Parco della Musica, collaborazioni per l‟utilizzo del personale per lavori e attività al di fuori del Teatro, le tournée con finanziamenti specifici porteranno alla riduzione matematica di tale costo che dal conto gestione passerà a carico dei progetti o delle collaborazioni. Graveranno sui contributi le spese per l‟attività al di fuori del Teatro Lirico, le spese generali che a nostro avviso devono essere riconsiderate: si può risparmiare ancora su voci quali energia elettrica, contratti professionali, costi della direzione, interessi passivi, pulizie, SIAE, costi di ammortamento, vigilanza e quant‟altro. La programmazione in sede deve essere costruita sulla base degli incassi di biglietteria adottando e studiando le strategie necessarie per l‟incremento delle vendite. Le attività collaterali non devono avere un costo in conto gestione. Deve essere adottata una politica a 360° su reperimento di risorse aggiuntive anche affidano tale incarico a ditte specializzate nel settore che non hanno costo per il Teatro: l‟obiettivo deve essere il raggiungimento di una somma pari al 40% dell‟ammontare dei contributi.

Considerazioni conclusive Il Teatro si deve reggere su una logica di sistema. Diversa organizzazione ed utilizzo delle risorse umane, sinergie, rapporti col privato, apertura alla società, logiche di mercato, commesse e lavori esterni, rigore nella gestione devono essere la base del rinnovamento. La sfida è questa per creare un TEATRO NUOVO

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