Il Vecchio continente sta attraversando una profonda crisi politica ed economica che ormai - nonostante i sacrifi imposti alle popolazioni - sembra irreversibile. Quella dell'austerità e del rigore è una medicina che non funziona e che rischia addirittura di ammazzare il malato! L'Unione Europea rischia così di perdere 'pezzi' lungo la strada del rigore e dell'austerità, fino ad affondare nel mare sempre più minaccioso del "debito sovrano"! I due problemi fondamentali che affliggono il continente sono ormai sotto gli occhi di tutti: gli enormi livelli di debito pubblico e l'ineguaglianza tra i ricchi e il resto della popolazione. Ma qualcosa sembra muoversi. Finalmente le autorità politiche internazionali si sono mobilitate per cercare di mettere in atto un piano in grado di risolvere entrambe le questione. L'idea, abbozzata per la prima volta da un'organizzazione di economisti tedeschi, è semplice: imporre una tassa del 10% sul patrimonio degli europei più facoltosi, costringendoli a prestare soldi ai loro governi. Il piano esorta a imporre una tassa una tantum del 10% sugli asset totali in mano ai cittadini europei che detengono più di 309 mila dollari in portafoglio (per le coppie la soglia sale a $611.000). All'imposta verrebbe accompagnato un programma di 'prestiti forzati', secondo il quale i più benestanti verrebbero spinti a prestare denaro ai loro governi. Soldi che verranno restituiti nel tempo! Ad avere avanzato ufficialmente la proposta è Stefan Bach del prestigioso istituto di ricerca economica tedesco DIW, con sede a Berlino. "In molti paesi i livelli di debito sovrano sono aumentati in maniera considerevole e allo stesso tempo abbiamo immense quantità di asset privati in mano a pochi. Se prese tutte insieme superano di molto i debiti nazionali complessivi di tutti gli stati membri dell'Eurozona presi insieme". In poche parole, il patrimonio dei "paperoni" sarebbe sufficiente a coprire i buchi di bilancio di tutti i governi in difficoltà del Vecchio continente!
Magazine Economia
Il Vecchio continente sta attraversando una profonda crisi politica ed economica che ormai - nonostante i sacrifi imposti alle popolazioni - sembra irreversibile. Quella dell'austerità e del rigore è una medicina che non funziona e che rischia addirittura di ammazzare il malato! L'Unione Europea rischia così di perdere 'pezzi' lungo la strada del rigore e dell'austerità, fino ad affondare nel mare sempre più minaccioso del "debito sovrano"! I due problemi fondamentali che affliggono il continente sono ormai sotto gli occhi di tutti: gli enormi livelli di debito pubblico e l'ineguaglianza tra i ricchi e il resto della popolazione. Ma qualcosa sembra muoversi. Finalmente le autorità politiche internazionali si sono mobilitate per cercare di mettere in atto un piano in grado di risolvere entrambe le questione. L'idea, abbozzata per la prima volta da un'organizzazione di economisti tedeschi, è semplice: imporre una tassa del 10% sul patrimonio degli europei più facoltosi, costringendoli a prestare soldi ai loro governi. Il piano esorta a imporre una tassa una tantum del 10% sugli asset totali in mano ai cittadini europei che detengono più di 309 mila dollari in portafoglio (per le coppie la soglia sale a $611.000). All'imposta verrebbe accompagnato un programma di 'prestiti forzati', secondo il quale i più benestanti verrebbero spinti a prestare denaro ai loro governi. Soldi che verranno restituiti nel tempo! Ad avere avanzato ufficialmente la proposta è Stefan Bach del prestigioso istituto di ricerca economica tedesco DIW, con sede a Berlino. "In molti paesi i livelli di debito sovrano sono aumentati in maniera considerevole e allo stesso tempo abbiamo immense quantità di asset privati in mano a pochi. Se prese tutte insieme superano di molto i debiti nazionali complessivi di tutti gli stati membri dell'Eurozona presi insieme". In poche parole, il patrimonio dei "paperoni" sarebbe sufficiente a coprire i buchi di bilancio di tutti i governi in difficoltà del Vecchio continente!
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