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Piano Urbanistico Attuativo “IL PINOCCHIETTO”

Creato il 24 giugno 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Piano Urbanistico Attuativo “IL PINOCCHIETTO” Piano Urbanistico Attuativo “IL PINOCCHIETTO”  Consiglio comunale del 16.6.2015.
Piano Urbanistico Attuativo “IL PINOCCHIETTO”
Una prima, fondamentale considerazione riguarda il fatto che nel periodo che intercorre tra l’adozione del PSC avvenuta con delibera del consiglio comunale n.19 del 31 marzo 2014 e l’approvazione definitiva dello stesso (per la quale nulla si conosce in merito ai tempi che l’Amministrazione si è data per chiuderne l’iter), sarebbe necessario non procedere all’adozione di varianti. Solo atti eventualmente sorretti da un vero e concreto interesse pubblico potrebbero trovare anticipata definizione; altrimenti si avvantaggia qualcuno, facendogli conseguire un indubbio vantaggio patrimoniale, tenendo invece fermi tutti gli altri ai quali si fa attendere l’operatività del PSC e del POC. Questa è la ragione per la quale voteremo contro ad una delibera che non ha nulla di così urgente da dover giustificare una variante al PRG, che ormai è da considerare strumento di pianificazione urbanistica appartenente al passato. La responsabilità di un così smaccato favoritismo ve la assumete voi consiglieri di maggioranza, rendendone conto agli altri cittadini interessati che subiscono per di più le conseguenze della vostra inerzia; è trascorso ormai un anno dal vostro insediamento e nulla è dato conoscere, in spregio alle prerogative del consiglio comunale, in merito alla progettualità urbanistica, sempre ammesso che ne abbiate una. Entrando, comunque, nel merito della proposta di deliberazione, ripercorriamo l’iter degli atti:
  • Con delibera n.65 del 20.11.2012 il Consiglio comunale approvò, in merito a questa variante, SOLTANTO l’inclusione della destinazione per attività commerciali/direzionali, in aggiunta a quelle artigianali/industriali già previste.
  • Nella parte narrativa della suddetta delibera il Consiglio comunale affrontò il tema del rilievo formulato dalla Commissione per la qualità architettonica e per il paesaggio, la quale nella seduta del 2 agosto 2012 espresse “osservazione circa l’altezza del fabbricato legata al contesto in cui quest’area è collocata e non condivide la scelta progettuale che implica un’altezza ben superiore a quella degli edifici esistenti circostanti”, formulando, conseguentemente, parere contrario al progetto”.
  • Il Consiglio comunale si espresse, a tale proposito, nel seguente modo: “ L’osservazione della Commissione sarà oggetto di approfondimento durante il periodo di deposito anche un confronto tra la stessa ed i progettisti che tenga, tra l’altro, debitamente conto dei piani attuativi già approvati nelle aree limitrofe (vedi area ex Esacos) e attraverso adeguati foto inserimenti possa valutare in modo compiuto il più adeguato inserimento urbanistico nell’area interessata. In tal modo si potranno conseguentemente introdurre, per quanto necessario, gli aggiornamenti e le modificazioni ai caratteri architettonici e tipologici del fabbricato da sottoporre al Consiglio comunale per la valutazione conclusiva di approvazione del PUA”; la stessa delibera poi prosegue, con estrema chiarezza “ Si intende con ciò evidenziare che l’osservazione della Commissione attiene esclusivamente al Pua e non già all’ammissibilità delle destinazioni tecnico-distributive, oltre a quelle artigianali, oggetto di questa deliberazione, e come tale sarà valutata da questo Consiglio”.
  • Quanto premesso per sottolineare con forza che lo stato dell’arte di questa variante è ad oggi, riferibile unicamente alla condivisibile aggiunta di ulteriori destinazioni, mentre deve essere oggetto di attento esame il tema dell’altezza del fabbricato come da progetto.
  • Sarà, pertanto, onere e responsabilità di chi intenderà approvare il progetto consentire un altro nefasto intervento che si aggiungerebbe a quello delle Torri e del Palazzo della Bellaria; voi vi assumete la responsabilità nei confronti della città di autorizzare un altro intervento totalmente fuori scala che andrà a peggiorare la qualità architettonica di Fidenza.
  • Vi assumete, inoltre, la responsabilità di votare una deliberazione relativa ad un Pua per il quale non sono agli atti i pareri di Arpa e Ausl; non è, infatti, sufficiente scrivere che “Arpa non ha comunicato elementi di rilievo” alla nota comunale né che “Ausl non ha comunicato elementi di rilievo ostativi all’approvazione del Piano”. Molto semplicemente, fuori dal linguaggio burocratese, ciò vuol dire che Arpa e Ausl non hanno ancora fatto pervenire il loro parere! Vi muovete, pertanto, in una logica di silenzio-assenso che non si addice a deliberazioni di questo tipo.
  • Così come non è in atti il parere della Provincia in ordine alla Vas, operando, anche qui, in una logica irrituale di valutazione eventuale a deliberazione già approvata!
Siamo convinti che siano presenti tutte le condizioni per il ritiro del punto all’ordine del giorno, sia al fine di evitare un caso di sfacciato favoritismo nella delicatissima fase di interregno che conduce all’approvazione definitiva del Psc, sia per evitare di adottare una deliberazione priva di elementi sostanziali; ma soprattutto per impedire di consumare l’ennesimo sfregio al territorio.



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