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piantate in terra come un faggio e una croce

Creato il 01 luglio 2014 da Aureliocupelli

piantate in terra come un faggio e una croce
Questa sera, a San Miniato, all'ex Chiesa di San Martino, ha preso il via la "LXVIII FESTA DEL TEATRO", il famosissimo Dramma Popolare di San Miniato.
piantate in terra come un faggio e una croce
Ad aprire la rassegna che da qualche anno precede la rappresentazione del "Dramma", è lo stato un suggestivo spettacolo dal titolo: Piantate in terra come un faggio e una croce, di e con Elisabetta Salvatori con Matteo Ceramelli al violino.
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Elisabetta racconta le vite di Caterina Benincasa e Beatrice Bugelli, ovvero di Santa Caterina da Siena e Beatrice di Pian degli Ontani, la poetessa pastora.
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Le due donne non si sono mai incontrate perché a dividerle ci sono soprattutto secoli di storia, ma ad unirle, nella narrazione emergono un'infinità di fili sottili e affascinanti.
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Ascoltare le loro storie, e farlo seguendo l'ammaliante ritmica narrativa di Elisabetta, ci fa entrare nel mistero di sapienze sorprendenti, che senza alcuna istruzione scolastica riescono a trasformare vite di assoluta povertà. Dove il talento, l'amore per la terra, come per il cielo, fanno della bellezza un valore assoluto.
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Entrambe analfabete, entrambe nate in famiglie umili si rivelarono straordinarie e caparbie comunicatrici. In due epoche, dove era difficile tutto, figuriamoci essere donna e umile, divennero riferimento di compaesani e di potenti, di intellettuali e pontefici, di disperati e sovrani.
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Ogni vicenda del racconto di Elisabetta è raccolta da fonti biografiche.
Per Beatrice, i documenti di Francesca Alexander e Niccolò Tommaseo.
Per Caterina, il racconto del suo confessore B. Raimondo da Capua e Le lettere.


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