Alcune amiche, dopo la pubblicazione del Post sulla mia ciotola di piante grasse, mi hanno chiesto dei consigli su come "non farle morire".
Senza alcuna pretesa da intenditrice (non ho tutto questo pollice verde che mi attribuite), vi dico come mi comporto con le mie. Per notizie più precise e dettagliate ci sono molti siti a loro dedicati.
Le piante grasse sono piante da esterno, amalo il sole, la luce e il caldo, quindi costringerle in casa è un poco una forzatura, ma prendendo alcuni accorgimenti possono ambientarsi anche bene. La loro collocazione dovrà essere necessariamente in ambienti privi di umidità e il più vicino possibile ad una finestra o apertura verso l’esterno. Se poste all’esterno dovranno essere ritirate o protette durante i freddi invernali e riposte sotto un porticato, una veranda, un pianerottolo, in casa….. ma sempre alla luce. Ideali i davanzali delle finestre quindi.
In casa o fuori devono essere bagnate pochissimo: una volta al mese circa in estate, e quasi dimenticate in inverno. Naturalmente questo vale per tutte le regioni del Nord Italia. Man mano si scende e il cado estivo si fa più intenso, aumentare a due, massimo tre volte al mese e sporadicamente nelle altre stagioni. Ricordiamoci che di solito le nostre piante grasse muoiono perché troppo innaffiate piuttosto perché lasciate all’asciutto!
Le specie che meglio si adattano all’interno sono le cactaceae, le crassulaceae, le liliaceae …..
Graditissimi i consigli di qualcuna di voi più esperta di me.
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