Piante spontanee delle Grave - 1^parte

Creato il 19 aprile 2012 da Acetosella
Dopo la mattinata al Parco delle Risorgive di Codroipo e le piante spontanee di primavera con particolare sguardo a quelle tipiche dei prati umidi, ecco un’altra mattinata del corso per “conoscere le piante spontanee ad uso alimentare” assieme alla guida Stefano Da Ros, tecnologo alimentare e qui in veste di docente. Con lui  abbiamo conosciuto meglio i prati della zona Grave-Tagliamento. La pianta che segue è il sedano dei prati (Saôr(?), Peucedanum oreoselinum), strofinandole le foglie si sente il tipico odore di sedano ma in questo caso è di scarso interesse per uso umano ma molto gradito agli animali che lo trovano nel fieno. si prosegue con l’ erba medica selvatica, (Jerbe mèdiche zale, Medicago falcata) una leguminosa con radici lunghissime e fiore giallo tipica dei prati magri. Incontriamo quindi, in quantità, la lattuga maculata, costolina macchiata (Jerbe purcitàrie maglade, Hypochaeris maculata), può essere mangiata cotta assieme ad altre piante, ha sapore amaro e va colta (vedi foto) quando le foglie sono tenere, come in questa stagione, perchè pelosette e tendenti ad indurire, si trova comunque anche in inverno. Ecco l’erba peperina, filipendula (Cavriòle, Filipendula vulgaris, Spiraea filipendula), pianta commestibile di cui si possono utilizzare foglie e radici in minestre o insalate, contiene salicilato di metile. Un’altra pianta comune nei prati aridi: è il geranio selvatico (Sardelòn, Geranium molle) dalle foglie vellutate, nella medicina popolare è considerato come astringente ed emostatico. Si continua con la sanguisorba, meloncella (Pimpinèle, Sanguisorba minor) meloncella, (vedi qui) piante utilizzata come antiemorragico. Profumato, ecco il timo serpillo (Tim, Thymus pulegioides), pianta aromatica dal sapore diverso a seconda della ubicazione, utilizzata in cucina non solo per insaporire ma, date le proprietà antisettiche, anche per la conservazione o salamoia dei cibi (ad esempio nelle carni conservate e cacciagione). Si fa notare anche questa orchidea (ma quale sarà il suo nome? Ofride insettifera, Ophrys holosericea? elencata tra la flora di interesse regionale). continua…

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :