Il Ftse Mib perde quasi un punto percentuale
Molto male i titoli del comparto bancario ed in particolare le “Popolari”, giù anche Enel e la controllata EGP. Salgono Saipem e Tenaris.
Questa è la classica seduta condizionata da eventi che nulla hanno a che vedere con l’economia, una giornata piena di appuntamenti macroeconomici, ma praticamente sono le scadenze tecniche di domani a determinare i movimenti odierni.
Basta leggere i commenti all’apertura di Wall Street, avvenuta, come nelle attese in territorio negativo, ma non per il dato sulle prime richieste di sussidi alla disoccupazione, risultato inferiore alle attese, e lo si può affermare con sicurezza visto che i futures erano negativi fin dalla mattinata.
Tutti gli analisti hanno giustificato l’apertura in territorio negativo degli indici statunitensi mettendola in relazione con i deboli dati dell’attività manifatturiera in Europa ed in Cina, ma due ore dopo le cose si sono completamente ribaltate.
Qualcuno dirà per un indice Fed di Philadelphia salito ai massimi degli ultimi 20 anni, oppure per un Superindice andato oltre le attese, ma allora perché non citare anche un deludentissimo indice PMI manifatturiero sceso a novembre mentre gli economisti si attendevano un rialzo?
E soprattutto va segnalato che gli acquisti a wall Street sono cominciati subito, immediatamente dopo l’apertura, quando il Philadelphia Fed ed il Superindice non erano ancora noti.
Insomma, io ribadisco che gli acquisti odierni sono determinati da ricoperture tecniche e la prossima settimana vedremo se avrò avuto ragione.
L’Europa ha beneficiato solo in parte dell’euforia di Wall Street ed in particolare il nostro Ftse Mib (-0,88%) è stata nuovamente zavorrato dai titoli del comparto bancario, ecco il bilancio odierno: Bper (-3,32%), Banco Popolare (-3,32%), Ubi Banca (-2,50%), BpM (-2,50%), Banca MPS (-2,15%), Intesa (-1,57%), Unicredit (-1,53%) e Mediobanca (-1,23%).
Tornano a scendere, ed anche in maniera pesante, Enel (-2,11%) e Finmeccanica (-1,96%), da segnalare anche lo storno di Unipolsai (-1,86%) che comunque ha terminato la seduta distante dai minimi di giornata.
In calo anche Enel Green Power (-1,60%) e Autogrill (-1,24%).
Ma un quarto dei titoli che compongono il nostro indice principale ha fatto segnare un rialzo, significativi soprattutto i rimbalzi di Saipem (+2,79%) e Tenaris (+1,34%), due titoli particolarmente penalizzati negli ultimi tempi.
Riprende la strada del recupero Prysmian (+1,20%), mentre continua l’eccellente striscia positiva Salvatore Ferragamo (+0,97%) il cui 2014 non potrà certamente essere ricordato con piacere dagli azionisti, ma almeno in quest’ultimo mese il rimbalzo è senza dubbio stato importante.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro