Contrastati i titoli bancari
Rimbalzano Stm ed Autogrill, bene Atlantia e non si ferma Finmeccanica. Sul fondo Bper e Banca MPS, male anche la galassia Agnelli.
La nostra Borsa non partecipa ai festeggiamenti, è veramente difficile (senza far brutti pensieri) capire perché il nostro indice principale chiude piatto mentre Francoforte guadagna l’1,41%.
Risulta difficile capire perché dopo che sono state rese note le decisioni del FOMC e l’euro sceso a 1,285 contro dollaro, oggi sia risalito oltre quota 1,29.
Scusate, ma i seggi in Scozia non chiudono alle 22:00 ora locale (le 23:00 in Italia)? Forse l’esito è già stato scritto a tavolino?
E’ vero che in questi giorni sul referendum scozzese abbiamo letto di tutto e di più, perfino Scozia = Grecia, naturalmente se dovessero vincere i SI’, ma la cosa più bella è che secondo la nostra stampa gli scozzesi sono completamente mantenuti dagli inglesi, al punto che se dovessero rendersi indipendenti entrerebbero nella più cupa miseria, la cosa curiosa, però, è che sono gli inglesi ad implorarli di restare!!!
Insomma, avete capito, chi sta mantenendo uno, che non fa un tubo dalla mattina alla sera, è anche colui che lo implora di non andarsene, ma questi inglesi sono più buoni di Maria Teresa di Calcutta.
Mamma mia, che mondo è mai questo.
Dai guardiamo in casa nostra ed andiamo a vedere cosa è successo sul nostro Ftse Mib (+0,08%), in vetta ai rialzi odierni due titoli che mettono a segno un bel rimbalzo, si tratta di Stmicroelectronics (+2,96%) ed Autogrill (+2,39%), quindi troviamo un titolo del comparto bancario, Banca Popolare di Milano (+2,22%), uno dei soli due Istituti che non hanno richiesto un finanziamento a Draghi (perlomeno per il momento).
Il settore bancario è stato molto contrastato poiché oltre a BpM hanno chiuso in guadagno Unicredit (+1,10%), Mediobanca (+0,93%), Intesa (+0,24%) ed Ubi Banca (+0,23%), ma hanno avuto ribassi consistenti: Bper (-3,53%), Banca MPS (-2,04%) e Banco Popolare (-0,55%).
Nella parte alta della classifica troviamo ancora Atlantia (+1,43%), ma soprattutto Finmeccanica (+1,24%) che non perde l’appeal speculativo e fa segnare quotazioni che non si vedevano da oltre tre anni.
Segnaliamo infine Salvatore Ferragamo (+0,98%) perché in netta controtendenza rispetto al settore di appartenenza.
Torna immediatamente a scendere, invece Cnh Ind. (-2,31%), ma è tutta la galassia Agnelli in calo: Fiat (-1,58%) ed Exor (-0,10%).
Termina in prossimità dei minimi di seduta Azimut (-1,47%) che nella mattinata era tornato sui massimi da oltre quattro mesi.
E concludiamo con due titoli del lusso che continuano a deludere i propri azionisti: Tod’s (-1,33%) e Yoox (-1,32%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro