Piazza Affari paga un po’ dazio

Da Pukos

Scende solo Milano

Bene Mediaset, Atlantia ed Stm, contrastato il comparto bancario, mentre scendono Finmeccanica, Ferragamo, Autogrill e Cnh.

Chiude in rosso Piazza Affari mentre tutti gli altri listini europei fanno segnare ancora un rialzo, Wall Street doveva “recuperare” la festività di ieri ed al momento sta facendo segnare nuovi massimi storici.

Dopo una partenza in territorio negativo la Borsa milanese ha avuto un bello spunto, ma superata quota 21.600 il nostro indice principale accusava la “stanchezza” e sono cominciate a fioccare le inevitabili prese di profitto.

Al termine delle contrattazioni il Ftse Mib (-0,42%) non ha concluso sul minimo di giornata perché nell’ultima mezzora c’è stato un rimbalzino, erano certamente gli ordini di acquisto arrivati dal risparmio gestito.

Il nostro comparto bancario dopo un inizio di seduta ancora scoppiettante ha risentito delle prese di profitto ed alla fine è risultato contrastato, qualche titolo ha mantenuto il segno più, ma la maggior parte ha visto materializzarsi, soprattutto nella seconda parte della seduta la freccia rossa.

Certamente si sentiva la necessità di rifiatare, ma ora saranno fondamentali le prossime sedute, il Ftse Mib dovrebbe perlomeno entrare in una fase laterale in attesa del fatidico 5 giugno, giorno in cui Mario Draghi dovrebbe dare una scossa (auguriamoci benefica).

Ricordiamo, comunque, che la media degli ultimi 12 mesi, per il nostro indice di riferimento, viaggia intorno a quota 19.750 sarebbe sempre bene non dimenticarlo, non lo dico per gettare acqua sul fuoco, ma perché i momenti di euforia sono sempre i più pericolosi.

E cominciamo dal best performer di giornata per evidenziare un fatto che normalmente non viene rimarcato, stiamo parlando di Mediaset (+2,49%) che ha messo a segno l’ottavo rialzo consecutivo! Certamente ci sono motivazioni economiche alla base di queste performances, ma non possiamo non rilevare che il titolo spesso guadagna quando Forza Italia perde consensi e viceversa, sarà un caso …

Sette rialzi nelle ultime otto sedute, invece, per BpM (+2,48%) il miglior titolo del settore, hanno terminato con una freccia verde anche: Bper (+0,94%), Banco Popolare (+0,75%), Banca MPS (+0,73%) e Mediobanca (+0,21%), mentre sono finite in rosso le due Big, Unicredit (-0,40%) e Intesa Sanpaolo (-0,99%), ma la peggiore è stata Ubi Banca (-1,90%).

La palma di titolo del giorno, però, va assegnata ad Atlantia (+2,07%) ormai ad un soffio da quota 20 euro e non lontanissima dai massimi storici stabiliti nel lontano 2007.

Ritocca nuovamente il massimo dell’anno Stmicroelectronics (+1,26%) che dopo la debacle dello scorso 15 maggio si è immediatamente ripresa, così come capitato a Mediolanum (+1,13%) e Fiat (+1,12%).

Sul fondo della classifica odierna Finmeccanica (-2,15%) che torna a scendere dopo due sedute di rimbalzo, male anche Salvatore Ferragamo (-1,95%) che proprio ieri sembrava uscire al rialzo da una lunga fase laterale, il “vuoto” (massimo in apertura e minimo in chiusura) odierno, però rimette tutto in discussione.

Arriva lo stop anche per Autogrill (-1,75%) e Cnh Ind. (-1,66%) immediatamente tornata sotto quota 8 euro.

Torna sulle montagne russe Saipem (-1,58%) e frena ancora Yoox (-1,58%).

Lasciano sul terreno oltre un punto percentuale anche: Enel Green Power (-1,54%), A2A (-1,54%), Terna (-1,47%), WDF (-1,40%), Telecom Italia (-1,36%), Prysmian (-1,28%), Luxottica (-1,22%) e Pirelli (-1,05%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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