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Piazza Affari: seduta altalenante ma positiva

Da Pukos
Piazza Affari: seduta altalenante ma positiva

Ed ora apprestiamoci ad un autunno caldo

Si è concluso bene un mese cominciato nel peggiore dei modi. Vola Salvatore Ferragamo dopo i conti. Bene anche Eni. Giù Mediaset, e Cnh e Mediobanca.

Seduta a dir poco “strana” quella vissuta oggi a Piazza Affari, e le sedute “strane” non sono mai foriere di buone nuove, in sintesi ecco quanto è accaduto.

Pronti … via e sul nostro indice principale arrivano solo ordini di acquisto, è impressionante la costanza con la quale vengono scaricati “Buy” su tutti i titoli, su ogni comparto, non se ne comprende il motivo, poi, dopo circa un’ora, si affacciano dapprima timidamente, quindi sempre più costantemente anche le vendite.

Nel frattempo l’Istat comunica dati disastrosi per la nostra economia, deflazione, aumento della disoccupazione, insomma cose che dovrebbero far precipitare le quotazioni dei nostri titoli, ma non accade nulla di tutto ciò, il nostro indice di riferimento rimane comunque saldamente in territorio positivo.

Poi apre Wall Street, ed a New York accade l’esatto opposto, l’apertura avviene in territorio positivo, ma sui book vengono scaricati solo ordini di vendita, arrivano ottime notizie dai dati macro e gli indici precipitano.

Ma anche a New York la tempesta dura un’ora, poi, come per magia, e senza alcun motivo apparente, ecco che si inverte tutto e con una velocità impressionante le vendite vengono sostituite dagli acquisti.

Chiamiamola volatilità.

Ovviamente lo sconcertante recupero di Wall Street fa tornare gli acquisti anche a Milano ed il Ftse Mib (+0,54%) recupera nell’ultima ora di contrattazione 200 punti esatti (quindi un punto percentuale) concludendo in gloria una settimana estremamente positiva, ma perlomeno “anomala”.

La nostra Borsa continua a salire e dall’economia non potrebbero arrivare notizie peggiori, il tasso di disoccupazione, certamente sottostimato per la sfiducia degli italiani nel ricercare un posto di lavoro (chi è il pazzo che di questi tempi assume personale?) sta salendo a rotta di collo, i consumi sono in picchiata (-2,6% e chi spende di questi tempi?) ed adesso, poi, non ci siamo fatti mancare neppure la deflazione che deprimerà ulteriormente i consumi.

Arriverà, ormai con certezza, una stangata sul groppone degli italiani che, saranno pure abituati a prenderle, ma c’è anche un limite alla sopportazione umana, quindi ci si chiede, perché la Borsa sale?

Perché ormai è completamente scollegata dall’andamento economico, e la “colpa” è dei tassi a zero per un lungo periodo, in pratica non solo noi, ma l’Europa ed il Mondo intero è andato ad infilarsi in un “cul de sac”.

Ma torniamo al nostro indice principale, oggi c’è stato un dominatore assoluto, si tratta di Salvatore Ferragamo (+8,49%) il gruppo del lusso ha chiuso il semestre con utili in calo (-3 milioni di euro) ma con ricavi in crescita.

Per il resto rialzi “normali” per la maggior parte dei titoli a cominciare da UnipolSai (+1,70%) che recupera immediatamente le perdite della vigilia, e Saipem (+1,52%) che rimane sulle quotazioni medie dell’ultimo anno.

Beneficiano indirettamente dell’exploit di Ferragamo anche Tod’s (+1,51%) e Luxottica (+1,50%), i due titoli del comparto del lusso precedono nella classifica odierna delle performances il primo “bancario” che anche oggi è Banco Popolare (+1,28%).

Ma il maggior contributo alla crescita dell’indice è arrivato da Eni (+1,23%) che prima sprofonda improvvisamente in coincidenza con l’apertura di Wall Street scendendo fino a 18,63 euro per poi guadagnare nell’ultima ora di contrattazione quasi due punti percentuali e finire a quota 18,98 euro.

Ovviamente per la nostra principale azienda petrolifera la volatilità deriva dalla decisione, da parte del nostro governo, di svendere il 4,3% della società per incamerare un po’ di soldi che vadano a rimpinguare un po’ le disastrate casse statali.

Guardando invece al fondo della classifica la maglia nera oggi è andata a Mediaset (-1,07%) debole fin dalle prime battute, in calo anche Cnh Ind. (-1,05%) che pare ormai aver abbandonato la strada della ripresa.

In un comparto bancario non certo brillante da rimarcare anche la discesa di Mediobanca (-1,04%) il cui bilancio settimanale rimane comunque positivo.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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