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Piazza Italia: campagna fashion-sociale, sulla pelle delle donne.

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Tempo fa abbiamo avuto modo di parlare nel nostro blog di Piazza Italia e della sua campagna pubblicitaria che paragonava le donne alle galline.

Questa volta, si sono superati. Il comunicato della campagna pubblicitaria della linea di abbigliamento dice :

“Con una campagna pubblicitaria senza precedenti, Piazza Italia raccoglie la protesta, affidandola ad un drappello di volti comuni che esprimono il pensiero di un esercito, sempre più ingente, di cittadini insoddisfatti, offesi, vessati e frustrati nelle più semplici aspettative, come quella di trovare un lavoro retribuito o di vedersi riconosciuto il diritto di andare in pensione nei tempi sperati e, a suo tempo pattuiti”

E come hanno rappresentato la gente insoddisfatta, offesa e frustrata dalla crisi che sta colpendo duramente il nostro paese, da anni ormai ?

Ovviamente offendendo altra gente, o meglio specifiche categorie!

Vi posto di seguito alcune delle immagini di questa “geniale” campagna fashion-sociale, le altre potete trovarle qui

piazzaitalia1

Qui possiamo trovare lo stereotipo che più ha preso piede nell’ultimo periodo  : escort in politica.  Dopo le tristi vicende che hanno visto come protagonista Berlusconi e varie ragazze -che ha pagato con  posti in tv e in politica in cambio di prestazioni sessuali- l’Italia sembra ormai presa da questa “caccia alla escort in politica”.

Proprio qualche tempo fa, in occasione della sfilata Parah che vedeva  testimonial Nicole Minetti -tutto il nostro provinciale paese si era mosso per il linciaggio mediatico della stessa-  scrivevo :

Forse in molti non è ancora maturata la consapevolezza che prima di puntare il dito verso di lei dovrebbero puntarlo verso chi questi sistemi li ha creati, dove una donna accusata di sfruttamento della prostituzione (e che ha ceduto prestazioni sessuali “in cambio di”), tra l’altro priva delle competenze necessarie, ora ricopre il ruolo di Consigliere regionale di una delle più grandi regioni italiane.

Questo sistema non lo ha creato lei, lei è solo una pedina, pagata lautamente, ma pur sempre una pedina di qualcuno molto più potenete, una delle tante, in questo sistema, chiamato fallocentrismo, contro cui lottiamo giornalmente affinché la nostra società cambi e si evolva.

Piazza Italia quindi si fa portavoce degli italiani, e sotto l’immagine di questa piacente ragazza, scrive che è pronta ad entrare in politica. Come se tutte le donne presenti in politica siano entrate con quella scorciatoia. Che cosa è questo se non becero qualunquismo di un paese zeppo di stereotipi, dove una ragazza piacente non può ambire ad un posto in politica – o in generale ad un posto di lavoro- se non dandola, quindi se una donna è carina è automaticamente troia e non ha alcuna competenza!

Passiamo all’altra immagine.

piazzaitalia2

Sempre della serie “in ogni italian* c’è un po’ di Berlusconi” , qui ci deliziano anche con un po’ di (in)sano razzismo. Ricordate la battuta che Berlusconi rivolse ad Obama?  Qui la ragazza di colore viene associata al lavoro nero. Pessimo!

Ci sono altre parole per descrivere questa campagna? C’era bisogno di utilizzare donne e donne di colore per mostrare i propri vestiti innalzando il livello di consapevolezza e quindi per comunicare il disagio della gente?  Sapete portare avanti, italiani e italiane una lotta contro qualcuno senza umiliare qualche altr*?

La nostra rabbia e la nostra delusione per le condizioni economiche e sociali dell’Italia che toccano tutti e tutte non vengono assolutamente rappresentate da questa campagna che non fa altro che alimentare la pessima condizione sociale in cui ormai stiamo annegando!

Fonti : qui



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