150 opere,tra incisioni ed acqueforti originali, che illustrano l’intenso rapporto tra il mercante d’arte Ambroise Vollard e quello che sarà uno dei più grandi artisti del Novecento: Pablo Picasso.
Pioniere tra i mercanti d’arte a cavallo tra due secoli, Ambroise Vollard (1866-1939) ebbe un ruolo significativo nello sviluppo del linguaggio delle avanguardie artistiche. In particolare Vollard si distinse per la sua capacità di riconoscere e difendere artisti sconosciuti ma di grande talento. Fu lui ad esempio ad organizzare la prima mostra monografica su Paul Cézanne nel novembre del 1895 e, nella sua galleria d’arte, si fece promotore di artisti come Nabis, Derain o Rouault.
Così, nel 1901, quando un giovane Pablo Picasso giunse a Parigi con le proprie tele sotto braccio, fu proprio Vollard ad aprirgli le porte della sua galleria. Ne nacque una collaborazione prima e una amicizia poi, che durò fino al 1939, anno della scomparsa del mercante.
Fin da quel lontano inizio, Vollard acquistò e vendette i dipinti di Picasso sui principali mercati europei ma soprattutto commissionò e stampò alcuni dei suoi maggiori capolavori grafici.
L’esposizione, curata da Claudia Beltramo Ceppi, presenta opere come Suite Vollard, la Minotauromachia, le serie de l’Histoire Naturelle e dei Saltimbanchi, e Le Repas Frugal.
Palazzo Cavalli Franchetti
Campo Santo Stefano, Venezia
6 aprile – 8 luglio 2012