Magazine Hobby

Picasso: l'arte è curativa (.2)

Da Tarocchipensiero @MichelPelucchi

Si può dire che il cubismo ha un triplice fondamento. Primo. L'Ottocento aveva esaurito il suo bisogno di avere modelli da quando l'assioma secondo cui le cose vedute con gli occhi sono le sole cose reali aveva perso di significato.” (Stein)

PICASSO: L'ARTE È CURATIVA (.2)

Ritratto di G. Stein, 1906, particolare

Da qui, dall'ABBANDONOdei vari modelli di (pseudo) realtà e altrettanti circoli ipnotici, dobbiamo piano piano intendere quell'Arte che il pittore ed il tarologo realizzano, ai fini di mostrare (l'uno attraverso la tela, e l'altro attraverso la dinamica di lettura) l'imago autentica e personalissimadi chi guarda, cioè il solo uomo che ha un fecondo bisogno di conoscersi e di sapersi amare. Quest'uomo, avvertendo la necessità di una chiarificazione in riferimento ai propri modelli esistenziali, e per il solo fatto di PRE-SAGIRE un “potenziale energetico” non pienamente sviluppato, assume lo sguardo/intenzione di colui che in sé domina: comincia dunque il lavoro di scoperta, e in quell'attimo la vita stessa si gloria, celebrando una superlativa condizione esistenziale, un movimento creativo/realizzativo piuttosto che imitativo e succube.
Di questo si nutre il Tarocco, gli effetti di chi guarda con Picasso. Nell'Arte lo spirito può affermarsi in se stesso, ma... non dimenticate: quanto esso (lo spirito vibrazione nello spazio) rifiorisca solo in “quell'energia Anima” fortemente viva, fatta di carne intelletto e vibrazione.

Quando tutti gli oracoli del mondo tacquero alla presenza del Verbo fatto uomo...” (E. Lévi) Mi ripeto: senza questo interiore motivo di comprensione, le Carte, per quanti manuali possiate leggere, non vi diranno nulla, il vuoto sarà come versato nel niente.

Del resto, ciascuno ha in sé l'imago autentica e personalissima... la cura. In alto i cuori.

Il senso di inferiorità morale non dipende già dal conflitto con la legge morale generale, in un certo senso arbitraria, ma dal conflitto col proprio Sé. Dovunque emerge il senso di inferiorità indica che non esiste soltanto l'esigenza di assimilare un frammento inconscio, ma anche la possibilità di assimilarlo. Tutto sommato, sono le qualità morali di uomo quelle che lo obbligano, sia mediante il riconoscimento della necessità, sia indirettamente mediante una penosa nevrosi, ad assimilare e rendere cosciente il proprio Sé inconscio.” (Jung)Il che, lo si capisce, implica una grande volontà di esistere in quell'anzitempo dove liberamente si “è”.Sostieni che l'arte è curativa. In che modo?

PICASSO: L'ARTE È CURATIVA (.2)

Alejandro Jodorowsky


L'arte è curativa perché dobbiamo guarirci dal fatto di non essere noi stessi e di non stare nel presente.” (Jodorowsky)

L'IMMAGIN-E CRE-AZIONE

Adesso è tutto più chiaro: l'Anima esiste, la si avverte e rende coscienti ora annullando in questo modo il conflitto, il senso di inferiorità legato ai modelli condizionanti di “un passato” inconscio e mai rivelato; essa vive nel presente. La sua è una dimensione temporale, per questo nel precedente post facevo riferimento all'intenzionalità dell'artista con la formuletta latina ruit hora, precipita l'ora. Poiché se l'Anima (di cui l'artista prova almeno ad esserne mediatore) è un principio energetico, un cominciare della Vita Vera, quell'Anima come il mito ogni volta si decide, e ogni orarovina un attimo che percepisce, indaga e si istruisce.Essa mostra la creazione nel suo «da farsi perpetuo», vibra per il suo incessante “ritornare ad essere” carica e portatrice di tutti gli avvenimenti percorsi da vite non già “passate”, bensì vissute. Ogni volta: lo svilupparsi di una morte ricorrente delle vite per LA VITA unica e singolare che ci struttura.UNA VITA -- come scrisse un'ultima volta Gilles Deleuze -- è l'immanenza dell'immanenza, l'immanenza assoluta: è completa potenza, è completa beatitudine.” Questo movimento magico io lo chiamo: l'immagin-e cre-azione, “uno stare (un'e-stasi) nel presente”, laddove ciascun elemento del quotidiano, anziché essere meramente statico, acquista Unità (archetipo, principio) e Forza (dynamis, energheia) d'azione.

VISIONE D'ARTISTA

Nell'intenzione dell'artista, Unità e Forza d'azione formano la Visione straniante ma vera, che non solo perpetua la sempre novella creazione, ma sa cogliere “innanzi al tempo” di un qui e ora determinato, quel “tempo pieno”, atomico, costruitosi in virtù della superiore verità del suo inoppugnabile guardare. Il contemplare per l'Anima... è un movimento che all'interno della nostra dimensione fisica diventa il Fare – di Sé qualcosa di stra-ordinario. “In cielo sapere è vedere, in terra è ricordare” (Platone).La lezione di Picasso è di imparare a vedere ma senza sistemi; come detto all'inizio, già L'Ottocento aveva esaurito il suo bisogno di avere modelli. Per qual motivo dovremmo averne noi? Noi che siamo infatti più giovani e assai più animati di quelli. Invero, solo chi è artista può offrirci una via, poiché “donare – anche in questo caso – è un'Arte e la suprema” (Nietzsche). E così, sempre e sempre, Picasso ricominciava nel suo tentativo di rappresentare non cose sentite, non cose ricordate né in relazione fra loro, ma cose che sono lì, tutto ciò che un essere umano può conoscere in ogni momento della sua esistenza, non l'insieme delle sue esperienze.” (Stein)La via donataci da Picasso non vuole essere un modello di visione, bensì il coronamento di un Sé più grande: doppio triplo sguardo e mille, infinite prospettive da validare. Non c'è mai sottrazione. Guardati bene!

PICASSO: L'ARTE È CURATIVA (.2)

Ragazza davanti allo specchio, 1932

Esse, le prospettive, non son forse il merito di chi vive in seno alla Coscienza? Di chi guarda le cose per consentire agli altri di vedere se stessi nell'universo creativo e poi guarire...? Che ne dite?P.S. Ci vediamo, per chi può raggiungermi, venerdì 12 aprile ore 21, il presso CENTRO CULTURALE ZOO di Padova, via Dietro Duomo. Ingresso libero e gratuito.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines