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"Piccola donna di Tanzania"

Creato il 19 aprile 2012 da Marianna06

  36-African-Lady

 

Piccola donna e mamma di Tanzania di te io non so nulla.

T’immagino di certo giovane e bella

con la tua pelle d’ebano, i capelli ricciuti e il passo  elastico e sicuro.

Ti penso, a quanto dicono, avviluppata tra le spire

di un male antico quanto oscuro.

Creatura impotente e smarrita.

Mentre impietosi occhi indagatori ti squadrano

senza poter far nulla.

 

Fragile sei come il bimbo, che stringi tra le braccia.

Io mi domando, senza risposta, che ne sarà di te a breve?

Confusa ti dimeni, seminando ancestrali paure tra gli astanti

E tuttavia le tue grida infrangono un cielo sordo.

 

Raccolgo il tuo dolore solo per affiancarlo ai tanti 

di tutte le altre donne, bambine, giovani o vecchie,

avvezze da sempre a sofferenze in terra d’Africa.

Lo condivido sì, lo rendo noto ma, senza soluzione, è proprio poca cosa.

Anzi pochissima.

Farà il dottore bianco, nel grande ospedale di città, quel qualcosa per te?

Sempre più spesso sento raccontare di altre come te.

Tutte uguali e compagne nel dolore.

Che accade laggiù?

 

L’Africa sta cambiando e noi non vogliamo vedere.

Parliamo di riti, di stregonerie, di magie e di accidenti vari.

Giusto per tacitare la coscienza.

La verità è altrove e forse più semplice che mai.

Piccola donna di Tanzania, e donne tue compagne nel dolore,

siete voi invece che state aprendo gli occhi e ciò che vedete non vi piace.

Non vi piace proprio più.

E lo gridate scompostamente

purché qualcuno presti orecchio.

 

   di   Marianna  Micheluzzi


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