Piccola guida all'acquisto di cosmetici "cruelty free" - III parte

Da Eloisa @EloisaMassola
La certificazione VeganOK

Più controversa è invece la certificazione "VeganOK", che fa capo al network etico (ambientalista e animalista) Promiseland.it.
Il sito di riferimento, da cui è possibile trarre informazioni, è Veganok.com.
Fin da subito si nota come, alle spalle del marchio "VeganOK" non ci sia un'associazione animalista vera e propria (come nel caso della certificazione ICEA), ma una rete editoriale di siti, i "VeganOK partner", che in Italia sono: VeganBlog, il già citato Promiseland, CercaNatura, BioContessa e BioDizionario. Tutti siti e blog che promuovono e diffondono la filosofia vegan nel nostro Paese, attraverso la pubblicazione di ricette di cucina, articoli sullo stile di vita etico, pubblicità di aziende produttrici di cosmetici e detergenti cruelty-free ecc.
Le ditte che aderiscono a questo tipo di autocertificazione dichiarano (attraverso la compilazione dell'apposito disciplinare) di non aver commissionato test sugli animali né per quanto riguarda le singole sostanze né per ciò che concerne il prodotto finito. Tutta la documentazione necessaria deve essere conservata dall'azienda in un dossier e mostrata a eventuali ispettori del marchio "VeganOk": dal momento, però, che alle spalle del marchio non vi è un Istituto di Certificazione, ma un network, non è chiaro chi effettui questi controlli, con quali modalità e con quale tempistica.
Da sottolineare che la certificazione "VeganOK" riguarda i singoli prodotti e non le aziende nella loro interezza: ovvero la stessa ditta può immettere sul mercato sia prodotti cruelty-free sia prodotti con sostanze di origine animale e/o testate su animali. Il consumatore che non volesse in alcun modo fornire denaro ad aziende non del tutto "virtuose" potrebbe così essere tratto in inganno.
Va infine precisato che "VeganOK" è un'autocertificazione: sono le ditte stesse che garantiscono a proposito dei loro prodotti. Particolare, questo, che, associato alla scarsa chiarezza relativa ai controlli, potrebbe sollevare qualche dubbio.

Come postilla finale voglio poi sottoporre alla vostra attenzione alcune critiche che girano nella rete a proposito del network Promiseland.it.
Premetto che io stessa a volte ne leggo gli articoli e ne pubblico il link su Facebook, perché li trovo interessanti e utili. L'atteggiamento degli utenti del forum è però spesso litigioso e polemico; qualità che mi infastidiscono molto nei gruppi etici, animalisti e ambientalisti. (Vogliamo proteggere gli animali e l'ambiente, sbandierando ai quattro venti il nostro amore per il creato... e poi non siamo neppure in grado di andare d'accordo coi nostri simili?) In più, sul sito VeganHome.it sono state mosse accuse pesanti a proposito dei gestori di Promiseland e dello stesso marchio "VeganOK": le trovate a questa pagina.
Sono accuse che non ho modo di avallare o meno, ma che dovevo riportare per amore di completezza.

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