Nella borsa della spesa: 3 Albumi, circa 100 g di peso
200 g di Zucchero di canna
2 cucchiaini colmi di caffè solubile, tipo nescafè
Limone, qualche goccia
Nota: Per la ricetta “passo passo” delle meringhe alla francese, vi rimando al post di qualche tempo fa. Oggi vi racconto una versione “condita” di queste delizie da pasticceria. Naturalmente si tratta di dolcetti glutenfree quindi, facendo le dovute attenzione alle possibili contaminazioni, potete offrire le meringhe ai vostri ospiti celiaci in piena tranquillità.
Vi racconto il “come fare”:
Versate nel boccale di un mixer la metà dello zucchero con il caffè solubile, azionate e lasciate lavorare le lame alla massima velocità fino ad ottenere dello zucchero a velo al caffè e tenete da parte. In questa operazione è importante che anche i grani del caffè solubile si sbriciolino per bene.
Aggiungete qualche goccia di limone ai vostri albumi e montateli a neve fermissima con le fruste dello sbattitore elettrico, lavorate bene e per diversi minuti – ricordate, albumi a temperatura ambiente e ben puliti, ovvero niente tracce di tuorlo, altrimenti non monteranno bene.
Manualmente, con una spatola, incorporate poco per volta lo zucchero alla montata di albumi; prima lo zucchero fatto a velo con l’aggiunta del caffè solubile, poi la restante parte granulare. La spatola o leccapentole, va utilizzato con movimenti dal basso verso l’alto, altrimenti si rischia di smontare la “neve”. La consistenza finale deve essere spumosa e soffice. A questo punto trasferite la montata in un sac à poche e realizzate piccole spumine (io ho utilizzato una bocchetta liscia) su una placca foderata con carta da forno.
Cuocete in forno a 150°C per 20 minuti circa, lasciando uno spiraglio del forno aperto (io ho utilizzato allo scopo una presina, per fare spessore e non chiudere del tutto il vano forno).
Una nota importante per la cottura va detta: le meringhe in genere si cuociono a temperature più controllate e per molto più tempo; io ho aumentato temperatura e dimezzato i tempi di cottura solo perché essendo già scure per l’aggiunta del caffè non mi sono preoccupata se lo zucchero caramellando avesse “abbronzato” le mie meringhe, anzi, era proprio il risultato che cercavo. Per i canonici tempi di cottura, qualora preparaste delle meringhe bianche, vi rimando qui.
Un pizzico di Tì: Eh sì, anche l’Expo sarà incentrato, tra gli altri, su questo tema: gli scarti alimentari devo, devono, ma davvero devono (!) essere ridotti al minimo. È più che un peccato buttare il cibo, ci sono mille modi per riutilizzarlo e bisogna essere ordinati ed organizzati anche in cucina; se c’è una cosa che non faccio capitare mai, in casetta al marzapane, è buttare qualcosa perché scaduta! Faccio attenzione alle scadenze degli alimenti, cucino ricette di recupero – che spesso sono anche le più riuscite e con naturale inconsapevolezza – mi adopero affinché la mia spesa sia sempre il linea con ciò che serve in casa e via discorrendo, e questo mi permette di sentirmi meno in colpa nei confronti di un ambiente già troppo impattato e degradato da noi umani... lo so, è piccola cosa, ma un passo alla volta si percorrono lunghe distanze.
Tutto questo per dirvi che le mie meringhe al caffè nascono da un "recupero", una ricetta che prevedeva solo tuorli escludendo gli albumi mi ha spinto a sperimentare queste mini pasticcinerie. Le ho fatte al caffè per un motivo preciso, le ho servite proprio accompagnando quella bevanda di fine pasto e poi ne ho tenute alcune da parte per farci dei cioccolatini mooolto particolari, ma di questo altro golosissimo esperimento verrà il tempo per raccontare :)
Per Piccola pasticceria...