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Piccole bugie tra amici

Creato il 04 aprile 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Piccole bugie tra amici

 

Anno: 2010

Distribuzione: Lucky Red

Durata: 154’

Genere: Drammatico

Nazionalità: Francia

Regia: Guillaume Canet

 

Due anni fa Piccole bugie tra amici (Les petit mouchoirs, il titolo originale) fu presentato con grande successo di critica e pubblico al Festival Internazionale del Film di Roma, proprio dal suo giovane regista, Guillaume Canet. Ormai avevamo perso le speranze di vederlo nelle sale italiane, ma ecco che, dopo l’enorme successo del pluripremiato The Artist (e del protagonista Jean Dujardin) e dell’attuale successo che sta riscuotendo Quasi amici con l’istrionico François Cluzet, la Lucky Red ha deciso di distribuire questo gioiellino che racchiude nelle sue fila ‘la meglio gioventù’ francese.

Dopo una notte brava in discoteca, Ludo (Jean Dujardin) ha un brutto incidente in moto e viene ricoverato d’urgenza in ospedale. I suoi migliori amici, dopo aver visto la gravità delle sue condizioni e dopo esser stati rassicurati dai medici sulle possibilità di recupero, decidono ugualmente di partire per l’annuale ritrovo a Cap Ferret. Là, Max (François Cluzet), il più ricco ma anche il più pedante del gruppo, ha una villa dove tutte le estati invita gli amici di sempre a trascorrere qualche settimana fra vita di mare e gite in barca sull’oceano. La vacanza, anziché calmare gli animi, farà emergere tutte le nevrosi, le paure e le incomprensioni tenute nascoste da una vita.

 

Piccole bugie tra amici

 

Nonostante l’accuratezza di alcune scelte registiche (pensiamo al piano-sequenza iniziale), Piccole bugie tra amici prima che un film è una storia. Giunto alla sua terza opera dietro la macchina da presa, Guillaume Canet, famoso attore in patria, molto apprezzato anche come regista, definisce questa storia come “la più personale”: quasi tutto quello che è raccontato è ispirato a fatti e persone che ha realmente conosciuto e, probabilmente, è proprio questo che rende il suo film interessante. Nonostante le due ore e mezza di lunghezza, lo spettatore segue con piacere le vicende di questo gruppo di amici che vive in una condizione che ricorda, almeno per la cornice, Il grande freddo di Lawrence Kasdan, anche se poi tutto si stempera sulle calde spiagge di Cap Ferret.

Ogni personaggio è descritto con meticolosità e non viene mai giudicato dall’occhio cinematografico; ciò che vediamo sono persone che, in maniera diversa, hanno accettato passivamente la propria vita, il proprio lavoro, la propria sessualità, senza mai farsi troppe domande. Spesso c’illudiamo, credendo di poter seppellire o mettere da parte ciò che è troppo doloroso da affrontare: è allora che sviluppiamo quella fastidiosa e controproducente abitudine di raccontare “little white lies” – innocenti bugie – e di metterci dei “fazzolettini” – petit mouchoirs, appunto – davanti al viso. A tutti almeno una volta è capitato di ridere in un momento tragico: Piccole bugie tra amici, così, alterna con ritmo e coerenza momenti divertenti e sinceramente spassosi ad attimi drammatici.

Gran parte del merito va anche agli attori, tutti straordinari caratteristi (citiamo ingiustamente solo Marion Cotillard, François Cluzet, Gilles Lellouche, Benoit Magimel e, nel ruolo cardine della storia, Jean Dujardin), talmente convincenti che lo spettatore, alla fine del film, lascia la sala con immenso dispiacere.

Francesca Casella

Piccole bugie tra amici
Scritto da il apr 4 2012. Registrato sotto IN SALA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione


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