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Piccole Considerazioni Sull’Ipotesi di Manovra Economica..

Creato il 03 dicembre 2011 da Andl @scenaripolitici

tasse 620x410 Piccole Considerazioni SullIpotesi di Manovra Economica..
Nota di And:il nostro amico Funnyking ha pubblicato poco fa questo post di cui condivido ogni singola parola. Non avrei mai potuto scrivere di meglio
Calma e sangue freddo, non sappiamo ancora come sarà la prossima manovra economica, queste le ipotesi che vanno per la maggiore:
1) Aumento dell’Irpef sopra i 55.000€ di reddito
2) Reintroduzione della tassazione sulla prima casa
3) Abolizione del contante per pagamenti al di sopra di 300/500€
4) Mini riformina delle pensioni 
5) Mini Taglio alla sanità  
6) Liberalizzazioni per farmacie, orari dei negozi e distributori.
7) Taglio dell’Irap.
…è tutto.

Se le ipotesi saranno confermate, questa è una manovra economica fatta per 2/3 di nuova pressione fiscale e per 1/3 di tagli alla spesa.
Lo voglio dire subito, non credo che questa sarà la manovra economica del governo Monti.Nel caso lo fosse penso che  un medicina di questo genere avrebbe un grande pregio, ci porterebbe finalmente in bancarotta a una velocità davvero insperata.
Odio ripetermi ma il punto resta sempre lo stesso, è stupido, velleitario e suicida affrontare il problema del debito attraverso un aumento della pressione fiscale. Al contrario la medicina amara da far prendere all’Italia è il taglio feroce della spesa pubblica a partire dai costi della politica ma andando necessariamente a toccare lo status quo di tutti. Sto parlando della riduzione degli stipendi e del personale delle pubbliche amministrazioni, sto parlando del ricalcolo con sistema contributivo delle pensioni in essere, sto parlando della drastica riduzione di ogni forma di sussidio, agevolazione e trasferimento sussidio pubblico all’industria privata, sto parlando di applicare in maniera rigida i costi standard delle regioni più efficienti, sto parlando di abolire le province.
Contemporaneamente sto parlando di una riduzione di 15 punti della pressione fiscale, sto parlando di un taglio drastico alla burocrazia e agli enormi costi per mantenere una pletora di corporazioni.
Se le ipotesi saranno confermate sapete cosa dovete fare:
1) Dove potete evadete le tasse, ogni singolo centesimo di euro.
2) Ritirate il contante dalle banche e usatelo, non vi preoccupate della norma sul contante, ho il sospetto che troverete fior di professionisti, artigiani, negozianti pronti ad accettarlo col sorriso sulle labbra e  un doveroso sconto.
3) Se potete, spostate la vostra attività produttiva all’estero.
4) Se  potete,considerate l’idea di farvi una vita all’estero.
5) Se investite sui mercati aprite conti titoli in paesi esteri solvibili.
5) Comprate Oro e valuta pregiata (non esattamente euro e dollari)
Fatelo nella consapevolezza che l’Italia è votata alla bancarotta per la consunzione dei pochi italiani che ancora producono ricchezza. Fatelo per voi stessi, siate coscienti che nessuno stato ha il diritto di pretendere oltre un terzo del frutto del vostro ingegno e del vostro  lavoro. Fatelo per la vostra famiglia e per i vostri amici, sappiate alla fine, la ricchezza che sarete riusciti a sottrarre allo stato sarà essenziale per sopravvivere con dignità. E infine, fatelo per la vostra nazione, solo la bancarotta o la sua imminenza ha la forza di cambiare un paese inemendabile come l’Italia.
Dobbiamo difendere il diritto al profitto non il diritto al lavoro. Non esiste alcun diritto al lavoro ove non si crei ricchezza, e la ricchezza discende sempre dal genio, l’intraprendenza e il duro lavoro di coloro che oggi l’Italia sta scacciando. Pensate davvero che gli italiani capaci di creare ricchezza rimarranno qui a farsi tosare da una mandria di parassiti. Ragionate su un fatto, ogni singola grande innovazione è nata dal genio di una singola persona, uno stato con un minimo di buon senso dovrebbe creare le condizioni per mettere in grado quella persona di sviluppare la sua idea.In Italia, la pressione fiscale, i lacci burocratici, l’inefficenza il costo e la corruzione  del settore pubblico sono il muro che impedisce agli italiani migliori di esprimere il reale potenziale. Le aspirazioni e le speranze di costoro spesso vengono uccise nella culla, da leggi e costi criminali. Altri, eroici o incoscienti, hanno la forza di lottare qui, contro il mercato e contro lo stato. Altri ancora lo fanno e sempre più lo faranno da qualche altra parte.
Ma non vi preoccupate, la festa dei parassiti è comunque finita, non si può più ribaltare debito sui nostri figli si tratta solo di scegliere se tornare a crescere come nazione solvibile, o tornare a crescere dopo un devastante bancarotta. Io lo confesso preferirei la prima ipotesi ma mi sto preparando alla seconda.
Saluti e Buon Week end

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