Piccole Donne crescono troppo (?)

Da Mammeindifficoltà
La mia mini tribù è composta da due maschietti e una femminuccia. Dopo le tutine da superman e da orsacchiotto è arrivata lei, il mio "fiocco rosa". Tutti a dirmi -e io a pensare- "ooohh adesso c'è da dilapidare interi stipendi in vestitini!". In un certo senso avevano ragione, ma non come si intende comunemente. Si suol dire: "da femmina c'è molta più scelta" e in fondo è anche vero. Però, sarò strana io, trovo estremamente più difficile trovare abiti low cost ma graziosi per la mia piccola rispetto ai fratellini, sembra incredibile eppure è così! In mezzo al mare di offerta per le bambine si trovano, in successione:1) il filone "piccola winx": capi sbrilluccicosi, con stampe trash che paiono usciti più dal Bronx che da un armadio di bimba duenne. A me, boh, viene il prurito solo al vedere il genere pullulare e invadere gli scaffali di negozi da due soldi come più ricercati. So che suonerò impopolare ma già questa tipologia mi urta nelle teenager e persino donne adulte, figuriamoci nelle bimbe che a momenti bevono ancora dal biberon. Quando ero piccola io, questa tendenza era ancora agli albori, un fenomeno tutto sommato limitato e meno marcato ma come dimenticare le smorfiosissime marmocchie smalto dotate delle pubblicità Lelli Kelly?2) il filone "fescion blogger" in miniatura: amo Zara ad esempio, ma appena sfori la sezione "neonata" (il che nel mio caso è avvenuto già verso i 18 mesi, ahimè!) si accede alla zona piccole ragazzette alla moda. Che vi devo dire, Costanza il maglioncino yeti e gli stivali pelosi alla fine ce li ha, ma a volte trovo un attimino ridicolo il mini trench stile Burberry a 2 anni...limite mio probabilmente. Insomma, a piccole e moderate dosi ok, altrimenti non fa per noi.3) il filone "sono una francesina super chic dal sapore vintage o scandinava avantgarde". Ok, qui io potrei davvero impazzire: avessi i miliardi la vestirei solo Bonpoint/Tartine et chocolat/Jacadi/La Stupenderia et similia. Ma oltre a non avere un conto a 10 zeri, trovo francamente che non valga la spesa quando si sfruttano ancora per così pochi mesi e a dirla tutta, mancano anche le occasioni d'uso per una comune mortale. Siamo oneste: ce la vedete la mia folletta marciare all'asilo con le calzine di cachemire e le ballerine di vernice? Senza contare che delle volte le mise sono un pelino banalotte, poco "fresche".In ognuno dei tre casi comunque, il minimo comun denominatore è: una moda per bambini che li vuole troppo piccoli adulti, che propone praticamente le stesse cose delle mamme solo in versione ridotta. dallo shop online di MangoNon so, voglio sperare sia solo una questione di imbarazzante mancanza d'idee: in ogni caso io come mamma fatico a vestire la mia piccola senza svenarmi ma mantenendo uno stile allo stesso tempo easy, pratico ma curato e carino. Non mi addentro in ulteriori polemiche sulle foto degli editoriali con pose e sguardi  da modella di Victoria's Secret, ma avrei molto da obiettare. Per maschietti c'è meno in termini quantitativi forse, ma trovo più di buon gusto le proposte. Queste riflessioni mi sono sorte spontanee sia dopo i giri da saldi che nel leggere i tanti resoconti su Pitti bimbo in giro per il web. Lo stesso discorso vale fin da neonati, peraltro: molte mie amiche e conoscenti già a due mesi vestono i bimbi in jeans e converse o in tutù e ugg boots. Niente di male ma possibile che sia rimasta solo io a mettere ancora le buone vecchie tutine? Il massimo a cui arrivo è la salopette con sotto la maglietta o il body a polo e il maglioncino.Come marchi pilucco un po' dappertutto: amo molto Gap, spulcio Benetton, Zara, h&m, Sergent Major e Z  ma non trovo una vera e propria "fedeltà", sigh.Mamme di femminucce, come vi regolate? Consigliatemi!Infine, un piccolo estratto da "Ascolta il mio cuore" della mitica Bianca Pitzorno: praticamente un romanzo di formazione che adoro anche oggi da mamma -e non vorrei che mia figlia da più grandicella mi si digievolvesse in una Leccapiedi tipo Sveva Lopez del Rio o peggio ancora una Gattamorta!!
Col grembiule nero bambini e bambine appaiono e si sentono uguali. Non c'è differenza tra i ricchi dai begli abiti nuovi puliti e alla moda e i poveri tutti stracciati (...)
Lo zio Baldassarre era proprio ingenuo, pensò quel giorno Elisa guardando le due nuove arrivate. Lei e le sue amiche erano in grado di riconoscere a prima vista una bambina povera da altri mille dettagli.
E poi, tanto per cominciare, non era vero che i grembiuli fossero tutti uguali. Ce n'erano che sembravano vestine da ballo, come quelli di Sveva o di Ester Panaro, di stoffa lucida, con la gonna arricciata, piegoline e volant, il colletto di pizzo inamidato e un fazzoletto sempre pulito nel taschino. E ce n'erano di logori, rattoppati, con gli angoli delle tasche penzoloni e il colletto freddo e duro di celluloide, che non c'era bisogno di lavare perché si poteva pulire in qualsiasi momento con la gomma delle matite. (...)

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