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Piccole lettere dall'esasperazione. Il calvario quotidiano di Serena da casa al lavoro

Creato il 01 giugno 2013 da Romafaschifo

Buongiorno Roma fa Schifo, sono una ragazza come tante, lavoratrice, che ogni mattina per percorrere 15 km scarsi per recarsi al lavoro deve prendere ben quattro mezzi pubblici, impiegandoci non meno di due ore e mezzo. Ogni mattina prendo la metro ad Anagnina (dopo aver aspettato un autobus almeno per venti minuti perché l'Atac funziona benissimo...), a Termini faccio il cambio di linea e arrivo fino a Ponte Mammolo, o alcune mattine a Rebibbia. Ad Anagnina la situazione è imbarazzante: decine e decine di bancarelle più o meno autorizzate, zingari ovunque, sporcizia in ogni angolo e rifiuti pericolosi quali bottiglie rotte, siringhe e lamiere. I militari che dovrebbero "sorvegliare" l'area si mettono sempre in gruppo nell'unico punto in cui non servono, ovvero davanti le fermate dei Cotral e della scala di accesso alla metro, in pratica l'unico punto dove è impossibile fare uno scippo o molestare qualcuno data la vicinanza alla strada, alle fermate dei pullman e data la grandissima illuminazione. Ogni mattina li vedo a braccia conserte, poggiati alle loro camionette a ridere e scherzare. Giù in metro, o in altri punti della stazione metro neanche l'ombra di qualcuno che controlli. Arrivare al tornello è un'impresa, vista la grande moltitudine di persone, ma essendo un capolinea è ovvio, i primi furti di portafogli o cellulari iniziano lì. Ogni mattina sono contenta di fare una buona azione, poiché con il mio abbonamento pagato profumatamente € 35,00, entrano almeno 3 persone oltre alla sottoscritta. Persone chiaramente sprovviste di biglietto. Tutto questo con il benestare degli "addetti" Metro che controllano tutta la situazione seduti dentro il gabbiotto con il loro bel giornale in mano. Neanche alzano la testa per fingere di controllare. In metro la situazione purtroppo la conosciamo bene, non mi dilungherò oltre. Qualcuno mi spieghi però perché la Linea B non ha i convogli nuovi ma ancora quelli di decenni anni fa, rotti, sporchi, nauseabondi e puzzolenti (un paio di mattine c'era evidentemente dell'urina in un angolo e, fatto notare al personale, la risposta è stata "e noi che ce potemo fa?". Mai avvistato nessun controllore/addetto alla sicurezza, ogni giorno viaggio con almeno dieci zingari e zingarelle nel vagone, obbligandomi quindi a tenere la borsa ben stretta fra le braccia (più di una volta ho sentito in tempo la mano del bambino/a di turno intento ad aprirmi la borsa)... Arrivati a Ponte Mammolo la situazione, se possibile, peggiora. Sporcizia ovunque, decine di bancarelle che impediscono agli utenti di proteggersi dalla pioggia perché poste sotto l'unico riparo, quindi nel caso vi dimenticaste l'ombrello a casa - come capitato a me - sappiate che l'autobus lo dovrete aspettare per forza alla fermata bagnandovi fino al ginocchio. Odore di urina e fumo ovunque all'interno della fermata metro. Ogni mattina andare al lavoro è un vero supplizio, sia per il tempo che spreco per percorrere pochi km, sia per le condizioni nelle quali dobbiamo viaggiare. Che vergogna. Non c'è giorno in cui non pensi alla figura pessima che facciamo ogni singolo istante con i turisti. Buon lavoro e complimenti per la vostra iniziativa. Serena

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