“Manterremo l’identità dei comuni sotto i 1000 abitanti”. Lo promettono gli assessori regionali Elena Maccanti e Roberto Ravello, ad Alessandria, da Ugo Cavallera, vice presidente della regione Piemonte. La nostra provincia conta 19o comuni, molti dei quali molto piccoli, per estensione e soprattutto numero di abitanti. Accorpare i piccoli comuni, come aveva pensato quest’estate il governo Berlusconi, avrebbe comportato una rivoluzione. Il disegno di legge regionale, a grandi linee vorrebbe favorire la gestione associata dei servizi comunali e definire i limiti geografici per una migliore organizzazione del territorio piemontese.
Nei piani il provvedimento dovrebbe semplificare lì’amministrazione degli enti locali: “Si rende necessario come conseguenza dell’entrata in vigore di alcune norme statali”, ha detto Cavallera, “In risposta all’esigenza di ridisegnare la geografia amministrativa. La Provincia di Alessandria è caratterizzata da numerose Unione di Comuni e Comunità Montane nelle quali é già diffusa le gestione associata dei servizi”.
Anche i Comuni sotto i mille abitanti non perdono la propria identità e, in deroga al comma 4 dell’art 16 della manovra d’agosto, potranno mantenere il proprio bilancio finanziario. Infine, l’attuale personale delle Comunità Montane potrà beneficiare di un meccanismo di incentivazione nei confronti dei nuovi enti trasformati o di altri enti pubblici in cui confluiranno.
Il disegno di legge, approvato dalla Giunta regionale, passa ora all’esame della competente Commissione Consiliare e del Consiglio delle Autonomie locali.