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Piccoli comuni: guerra (anci), scongiurare estensione patto di stabilita’

Creato il 09 ottobre 2012 da Apietrarota

 
''L'applicazione del patto di stabilita' anche ai Comuni con meno di 5000 abitanti prevista a partire dal 1 gennaio 2013 e' una prospettiva insostenibile. Per i piccoli Comuni l'insostenibilita' non e' solo dovuta al sacrificio finanziario richiesto ma anche alla sua irragionevolezza e ingestibilita' tecnica se applicato a bilanci di entita' ridotta, estremamente rigidi, e con una dipendenza quasi totale da fonti esterne per cio' che riguarda gli investimenti''.  E' quanto dichiara Mauro Guerra, Coordinatore nazionale piccoli Comuni ANCI.

''I piccoli comuni – aggiunge - sono nella impossibilita' di governare ragionevolmente i flussi di cassa cosi' come richiesto dal patto di stabilita'. Oltretutto i piccoli Comuni saranno impegnati il prossimo anno a costruire le gestioni associate obbligatorie di quasi tutte le funzioni fondamentali. Un processo di per se complesso e difficile e assolutamente incompatibile con la rigidita' delle regole del patto di stabilita' definite su ogni singolo ente''.

''Tutto cio', unitamente al devastante impatto recessivo e di blocco delle economie locali minori che queste misure produrrebbero, impone a Governo e Parlamento di riesaminare l'intera questione, scongiurando l'estensione del patto a partire dal 1 gennaio 2013. Non ci sottraiamo ai doveri di contribuire al risanamento della finanza pubblica ma chiediamo con forza che non si estenda l'applicazione di norme irragionevoli e dannose. Occorrono risposte urgenti in questa direzione. In caso contrario – conclude Guerra - non restera' altra via che quella di una protesta e di una mobilitazione straordinaria''.

 
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