''Nel primo provvedimento d'urgenza che il Governo si appresta ad emanare devono essere contenute le norme che eliminano tutti gli elementi di irragionevolezza contenuti nell'art.16 della manovra estiva 2011 e che, di fatto e di diritto, stanno bloccando processi ordinati, adeguati ed utili ai territori, partecipati e condivisi, di gestione associata delle funzioni dei piccoli Comuni e stanno portando allo smantellamento delle unioni e delle aggregazioni esistenti''.E' il grido d'allarme lanciato da Mauro Guerra, Coordinatore nazionale ANCI dei Piccoli Comuni.
Nel segnalare che in proposito ''non c'e' più tempo'', Guerra sottolinea che ''se si vuole essere seri quando si parla di gestioni associate non e' tollerabile che si lascino ancora nell'incertezza gli amministratori di 5700 Comuni che, a legislazione vigente, entro il 30 settembre dovrebbero già aver avviato, secondo regole palesemente irrazionali, inefficaci e diseconomiche, la gestione associata di almeno due funzioni fondamentali e deciso in quali forme assolvere a questo obbligo''. ''Abbiamo lavorato e condiviso da tempo con il Ministero dell'Interno alcuni fondamentali interventi di correzione'', ricorda il coordinatore ANCI dei Piccoli Comuni; ''su di essi – evidenzia Guerra - vi e' stato l'impegno del Governo nel corso di due incontri con la partecipazione anche del Presidente Monti.Ora occorre che il Governo provveda. Venerdi saremo ad Arona per la Conferenza nazionale ANCI dei piccoli Comuni. Se non avremo risposte – conclude - non restera' purtroppo altra via che quella di una nuova mobilitazione straordinaria e di iniziative all'altezza della serieta' e gravita' della situazione''.
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