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Piccoli imprevisti

Da Stefanod
Ieri toccava a me prendere le bimbe all'asilo. Ho deciso di passare a prendere prima Eleonora per poi andare insieme a prendere Sofia. Sono uscito dall'ufficio avendo calcolato i tempi e credevo di avere un certo margine. Credevo.
Arrivato da Eleonora ho scoperto che sono nel mezzo della settimana "håll Sverige rent!" (teniamo pulita la Svezia!) nella quale i bimbi di tutti gli asili del nostro comune imparano a non imbrattare ed a riciclare. Armati di pettorina, sacchetto e guanti, hanno contribuito alla pulizia dei marciapiedi, poi sono andati alle campane del riciclaggio e gli è stato spiegato cosa succede con carta, metallo, vetro, eccetera. Gli hanno anche regalato un puzzle nel quale l'immagine "sotto" è quella con la sporcizia in giro e niente riciclaggio, e via via che metti i pezzi viene fuori l'immagine "pulita".
Quando io sono arrivato Eleonora aveva appena iniziato a fare il puzzle. I pezzi non erano tantissimi e mi ha chiesto di poterlo finire. Io ho acconsentito. Lei però ha anche voluto spiegarmi cosa succedeva con ogni pezzo: "vedi...questa è una bottiglia...se la butti per terra si rompe ed i cocci possono tagliare le zampe dei cani...se la butti qui invece può diventare un'altra bottiglia". Io mi sono fatto coinvolgere, e piano piano sono arrivati altri bambini che volevano partecipare alla spiegazione. I dieci minuti che avevo preventivato sono diventati mezz'ora. Quindi via di corsa a prendere Sofia. Siamo arrivati che era l'ultima e quasi il suo asilo chiudeva...

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