Piccoli piaceri.
Creato il 15 ottobre 2012 da Enricobo2
Volete un posto dove condurre la fanciulla dei vostri sogni che stenta a cedere e stupirla con effetti speciali e che contemporaneamente non vi spiumi, ma abbia ancora un costo ragionevole, anche se proporzionato a quanto vi offre? Non dite che non sono un amico, ma questa segnalazione è d'obbligo. Segnate dunque e andate a vedervi il sito, elegante almeno quanto troverete in questo bel ristorantino a due passi dalla nebbiosa Alessandria. Ristorante Donatella - Via Umberto I 1 - Oviglio (AL) - 0131.776907. Lo stile e l'eleganza, non sono contorno secondario, quando la cucina vuole essere anche un piacere e quindi, una tantum, concedetevi un piccolo lusso che vi aiuterà a stare un po' meglio, se siete un poco intristiti. Verrete accolti in una sala ben arredata nella pace di una casa che affaccia sulla piazzetta al centro del paese.
Solo pochi tavoli ben spaziati per non essere infastiditi dai vicini, elegantemente apparecchiati per offrire su grandi piatti una serie di squisitezze in cui, anche la curata presentazione fa parte della soddisfazione finale. Intanto, assieme ad un vassoio di molte varietà di pane fatto in casa da sbocconcellare nell'attesa, aprirete le danze con una croccante triglietta impanata su salsa di porro delicatissima, gentilmente offerta come pre-antipasto. Poi, io ho avuto un trionfale uovo poché con fonduta di Roccaverano e porcini. Che delizia quando la forchetta affonda la bianca superficie e il rosso sembra scoppiar fuori effondendosi sulla sapida crema avvolta dal profumo di sottobosco! Un'emozione, che chi vi accompagna, apprezzerà sicuramente predisponendolo/a a pensieri positivi verso di voi.
Al primo non ho voluto staccarmi dalla tradizione del tipico agnolotto alessandrino ai tre stufati, armonioso e completo connubio di sapori (lasciando con dispiacere le tagliatelle ai porcini, come la stagione avrebbe consigliato). Per il secondo mi sono fatto tentare dalla assoluta morbidezza dello stinco di fassone piemontese, in teneri blocchetti che si scioglievano al contatto col palato ingordo che a fatica poteva trattenerli un poco per assaporarne il gusto pieno e senza asperità. Chi era con me ha optato per una succulenta pancetta di maialino da latte dalla pelle croccantissima e golosa accompagnata da una giusta purée di mele e confettura di cipolla di Tropea. Un calice di un'ottima barbera in omaggio a questa terra, non ci è stata male.
Come resistere poi al trionfo dei dolci la cui sola presentazione vale l'ordinazione. Scelta difficile tra il semifreddo al cioccolato con rum e vaniglia o tra una bavarese ai marroni con crema di caki a cui ho ceduto definitivamente. Abbiamo invece dovuto abbandonare sul campo con dispiacere il cannolo ripieno al gianduia e mascarpone o i molti gelati fatti in casa che invitano al ritorno, magari per provare l'interessante menù di mare. Anche il vassoio finale di piccola pasticceria si distacca dalla consuetudine, accompagnando ai mini dolcetti, bicchierini di crema al frutto della passione, palline di sorbetto alla menta con l'anice e altre squisitezze che vi faranno chiudere in bellezza la giornata. Suvvia uno strappo si può fare, soprattutto se volete festeggiare qualcosa di importante a cui tenete molto. La stella Michelin che Donatella può vantare da qualche anno, non conterà molto, ma vorrà pure dire qualcosa.
Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:
Agnolotti al barbera.Non si vive di solo paneGran bollito.
Polli ruspanti.Chablis e Romanée-Conti.Aggiornarsi.Gofri.
Potrebbero interessarti anche :