04.04.2014, ore 08:00
Ogni anno i ragazzi tra i 10 e i 18 anni hanno la possibilità di studiare tre immagini prodotte dalla missione Cassini, che si trova in orbita attorno a Saturno dal Luglio 2004. La tredicesima edizione del concorso si svolge per la prima volta in primavera, per celebrare il 10° anniversario di attività della sonda Cassini. Gli obiettivi selezionati per questa edizione sono: l’anello F di Saturno, il più esterno e mutevole di tutti; Titano, ovvero la luna più grande del sistema di Saturno e il polo nord del pianeta con il suo grande vortice esagonale.
Le regole per partecipare a “Cassini Scientist for a Day” sono semplici: basta documentarsi sui tre obiettivi scientifici, scegliere quello che secondo voi darà i risultati più interessanti e motivare la vostra scelta con un elaborato di massimo 500 parole (in italiano o in inglese). I testi verranno sottoposti ad una giuria composta da scienziati del team di Cassini, che sceglieranno un vincitore per ogni target e per ogni fascia d’età (scuole medie, primo biennio e triennio scuole superiori). La partecipazione è individuale e di gruppo, fino a un massimo di 4 ragazzi per gruppo. I vincitori riceveranno un pacchetto di gadget ufficiali della missione Cassini e vedranno il proprio lavoro pubblicato sul sito della NASA. A tutti i partecipanti saranno consegnati piccoli gadget e un attestato di partecipazione.
L’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’INAF promuove e organizza l’edizione italiana del concorso, sotto la responsabilità di Elisa Nichelli. La scadenza per i partecipanti italiani è stata fissata a venerdì 2 maggio 2014 alle ore 12:00. Per rendere ancora più speciale questa edizione del concorso, i vincitori saranno annunciati durante l’evento nazionale Occhi su Saturno, che radunerà curiosi e appassionati di Saturno nelle piazze di tutta Italia il prossimo 10 maggio.
Per maggiori informazioni e materiale di approfondimento, visitate la pagina web dedicata all’edizione italiana del concorso.
In bocca al lupo a tutti!
Fonte: Media INAF | Scritto da Elisa Nichelli