La vita secondo Jane Austen di William Deresiewicz – traduzione di Claudio Carcano – Tea, 2012
Questo l'ho letto qualche mese fa, e chissà perché è rimasto in fondo alla pila di libri da recensire finora. È rimasto schiacciato così a lungo che si è appiattito, e potrebbe perfino passare per un libro mai letto.A scrivere questo libro è un professore di Yale che racconta di sé e di come i libri di zia Jane abbiano finito per cambiarlo, per fargli capire quali sono le cose veramente importanti della vita. All'inizio era uno studentello saccente che gongolava citando Joyce e Proust, che spargeva un dignitoso disprezzo quando si parlava dei romanzi Austeniani o delle sorelle Bronte. Poi il professore di letteratura inglese annuncia che dovranno leggere Emma, e lui si predispone a una tremenda lettura. Che gli sembra tale, almeno all'inizio. Non capisce Jane, non ne coglie e sottigliezze, ne ignora l'ironia, il ridicolo. La situazione grottesca del padre di Emma, le sue assurde preoccupazioni, le lunghe tirate con cui cerca di proteggere i suoi amici dai malanni e se stesso dalla solitudine. La figura di Emma, che parte così fiera, sicura di sé, decisa a fare da Cupido a mezzo mondo, e che finisce soltanto per fare disastri. Emma è il mio romanzo austeniano preferito, proprio per come la protagonista cambia dall'inizio alla fine della storia.E dopo Emma, arrivano anche gli altri libri di Jane, e quello che hanno fatto a William durante e dopo la lettura. Come l'hanno cambiato, che cosa gli hanno fatto capire.È un bel libro, fluido, totalmente Austeniano, che sono ben lieta di aver letto. Non è poi gonfio di rivelazioni sulla vita dell'autrice, però, se è questo che si cerca.Jane Austen – I luoghi e gli amici di Constance Hill – traduzione di Silvia Ogier, Mara Barbuni, Giuseppe Ierolli, Gabriella Parisi – Jo March, 2013 – In collaborazione con JASIT
In caso ve lo steste chiedendo, Jasit è il portale ufficiale della 'Jane Austen Society of Italy', in cui si possono trovare decine di articoli meravigliosi tutti a tema Austeniano. Consiglio una quanto più solerte visita al suddetto sito.Dicevo, se si cercano rivelazioni sulla vita di Jane, stralci delle lettere che ha scritto e ricevuto, la storia della sua famiglia e dei suoi amici, dei luoghi che ha visitato e che magari hanno ospitato i suoi personaggi, allora questo libro è perfetto.C'erano una volta Constance e Ellen Hill, due sorelle super-janeites. Era il 1901 quando le due sono partite per visitare uno ad uno i luoghi di zia Jane. E mentre Constance scriveva il 'diario di bordo', annotando scoperte e impressioni, Ellen abbozzava il disegno del paesaggio, e le sue illustrazioni punteggiano il volume.Finora è il testo più completo che io abbia letto sulla vita di Jane Austen, e anche il più caloroso. Constance e Ellen sono sue ardenti ammiratrici, e il loro viaggio è motivato dallo stesso sentimento che mi ha imposto la lettura di questo libro – e che spero che un giorno mi porterà a percorrere lo stesso tragitto.Avevo iniziato a leggerlo diverso tempo fa, per interromperlo che ero appena a metà lettura. Non perché non mi piacesse, ma perché non ero nello stato d'animo adatto. Non mi sentivo particolarmente janeite e soprattutto stavo preparandomi per un esame particolarmente malvagio. Ora, gli esami che sto preparando sono doppiamente orridi, ma la metà che mi mancava di questo libro mi è scivolata sotto gli occhi nel giro di mezza giornata, e l'ho terminato che erano passate le 2 di notte, da quanto avevo bisogno di finirlo.Superfluo dire che consiglio entrambe le letture ivi presentate, ovviamente a seconda delle esigenze. Le ho adorate entrambe, per motivi diversi.Quindi, beh.'Have a Jane day'.





