“Chi ben comincia è a metà dell’opera” recita il proverbio. Purtroppo quando cominciamo a scrivere un romanzo (o un qualsiasi altro testo) non ci sentiamo affatto a metà dell’opera, anzi spesso accade che dopo una prima ondata di entusiasmo ci ritroviamo a fare i conti con tutta una serie di fattori che ci rallentano nella corsa verso il finale, tanto esteriori quanto interiori. L’impresa può a volte rivelarsi così complessa da portarci ad abbandonare l’intento, lasciando il lavoro incompleto. Oppure cadiamo nella trappola di concederci delle soste, che poi si rilevano sempre più lunghe di quanto avremmo voluto...
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Oggi mi trovate nel salotto virtuale di Rosalia Pucci con un articolo in cui provo a dare qualche consiglio pratico per scrivere più regolarmente, al di là delle fasi alterne che tutti noi viviamo. Ringrazio la padrona di casa e invito tutti a leggere il post.
“Chi ben comincia è a metà dell’opera” recita il proverbio. Purtroppo quando cominciamo a scrivere un romanzo (o un qualsiasi altro testo) non ci sentiamo affatto a metà dell’opera, anzi spesso accade che dopo una prima ondata di entusiasmo ci ritroviamo a fare i conti con tutta una serie di fattori che ci rallentano nella corsa verso il finale, tanto esteriori quanto interiori. L’impresa può a volte rivelarsi così complessa da portarci ad abbandonare l’intento, lasciando il lavoro incompleto. Oppure cadiamo nella trappola di concederci delle soste, che poi si rilevano sempre più lunghe di quanto avremmo voluto...
“Chi ben comincia è a metà dell’opera” recita il proverbio. Purtroppo quando cominciamo a scrivere un romanzo (o un qualsiasi altro testo) non ci sentiamo affatto a metà dell’opera, anzi spesso accade che dopo una prima ondata di entusiasmo ci ritroviamo a fare i conti con tutta una serie di fattori che ci rallentano nella corsa verso il finale, tanto esteriori quanto interiori. L’impresa può a volte rivelarsi così complessa da portarci ad abbandonare l’intento, lasciando il lavoro incompleto. Oppure cadiamo nella trappola di concederci delle soste, che poi si rilevano sempre più lunghe di quanto avremmo voluto...