Piccolo è piccolo e basta!
Secondo la Rini il piccolo garantisce il buon governo. La Rini ha una visione bucolica della politica o così vuol far credere. Il suo ruolo è quello della brava ragazza, che indubbiamente è, che osserva il mondo da uno snowglobe. Secondo la nostra Heidi “dove il territorio è più piccolo il dialogo tra eletto ed elettore è più stretto e questo non può che fare bene alle scelte politiche.” (aostasera.it). Non la sfiora il dubbio che possa essere l’esatto contrario? Che rapporti così ravvicinati possano invece diventare una forma di ricatto reciproco? Uno scambio di favori facilitato dalla vicendevole conoscenza? Un controllo dei voti semplificato dai numeri? Già perché è proprio quello che è avvenuto e avviene nella nostra bella Valle e che la nostra Rini non riesce o non vuole vedere. Se fossimo una macroregione sarebbe molto più difficile disciplinare i voti, elargire favori, telefonare, minacciare e imporre. Insomma un bacino elettorale più ampio favorisce una maggiore circolazione dell’ossigeno. Ed è proprio questo che si teme: perdere il controllo capillare sul territorio.