Piccolo mondo comunista

Creato il 20 maggio 2014 da Zamax

L’ultimissimo capitolo delle avventure del Compagno G ci ha regalato una perla: il mitico Primo, nonostante tutti i pasticci combinati nel passato, era da anni iscritto al Pd. Quando Primo cadde nella rete di Mani Pulite (fu arrestato due volte nel 1993) si capì subito che era di una pasta diversa da quella delle signorine socialiste o democristiane: un professionista in mezzo a tanti piagnucolosi dilettanti, un comunista solido, tarchiato, tranquillo e perfino simpatico, che di fronte alle accuse dei magistrati e a quelle ancora più velenose del suo partito, il Pci-Pds occhettiano, che lo incolpava di millantato credito, cioè di aver usato la sua militanza e le sue note entrature nei quartieri altissimi del partito per farsi i suoi affarucci personali, rispondeva serafico: niet, niet, niet e ancora niet. Uno spettacolo. Fu condannato per finanziamento illecito al partito; il quale partito naturalmente si salvò dall’infamia, oltre che per lo stoicismo del Compagno G, anche per due altri motivi: la tenaglia mediatico-giudiziaria, come sempre accade quando il malaffare spurga dai tombini della sinistra, non si chiude mai perfettamente; e per il fatto che noti sillogismi accusatori si applicano solo ai nemici dell’Italia per definizione onesta e democratica. Una parte non trascurabile del popolo di sinistra, e forse la maggioranza silenziosa, vide in Primo l’eroismo e la saldezza dell’apostolo, ed una conferma della superiorità antropologica e perfino morale del comunista. E tuttavia, ufficialmente, agli occhi dell’elettore post-comunista e democratico, col suo culto feticistico e un po’ bambinesco della legalità, Greganti non poteva essere che due cose: o un corrotto semplice o, peggio ancora, un corrotto-diffamatore, cioè, ripetiamo, uno che aveva scientemente infamato il nome del Pci-Pds per intascare cospicue mazzette. Ciononostante, il Compagno C, sempre ufficialmente, è tornato a casa e a partecipare alla vita di partito nella sua Torino: sono dell’avviso che anche questo “premio” dovrebbe essere oggetto di un’indagine approfondita. Psichiatrica s’intende.

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