La realtà vinicola picena con un totale di circa novemila ettari di superficie vitata di cui circa cinquemila iscritti a Docg e Doc rappresenta più della metà delle aree vitate dell’intera regione Marche. La produzione complessiva pari a 600 mila ettolitri di cui circa 250 mila, riferiti alle denominazioni, è ottenuta da coltivazioni collinari che consentono di ottenere vini bianchi e rossi di grande pregio. I traguardi importanti raggiunti negli ultimi anni dai vini del Piceno sono legati indubbiamente al conferimento della Docg nel 2011, alla valorizzazione dei suoi vitigni autoctoni Passerina e Pecorino, alla passione di giovani produttori che producono eccellenti etichette.Entrambe le varietà d’uva sono strettamente connesse con la regione Marche: la Passerina vitigno autoctono che trae il nome dalla passione dei passeracei per quest’uva è prodotta soprattutto nella versione secca e spumantizzata. Il Pecorino, il cui nome è legato alla transumanza, dopo essere stato riscoperto all’inizio degli anni 80 dal produttore locale Cocci Grifoni si è perfettamente adattato alla zona appenninica del Piceno dove acquisisce profumi, freschezza, personalità. I vini ottenuti da Pecorino danno il meglio dopo uno o due anni di bottiglia.
Nella giornata di venerdì 28 marzo, oltre trenta autorevoli rappresentanti della stampa specializzata, nazionale e internazionale, hanno degustato alla cieca le nuove annate delle tre tipologie appartenenti alla Docg Offida. Si sono susseguiti in ordine d’intensità dodici Offida Passerina Docg vendemmia 2013, venti Offida Pecorino per lo più della vendemmia 2013 e quattro Offida Rosso vendemmia 2011.
La Passerina, vinificata per lo più in purezza, si presentava con profumi fruttati, floreali, minerali, erbacei. In bocca i vini spesso non equilibrati a causa del recente imbottigliamento erano freschi, con lievi note sapide, una buona persistenza e finezza. Erano già interessanti Festina lente della Tenuta La Riserva, Alba Plena di Rocca di Castiglioni, Ophite di Terre Cortesi Moncaro. La seconda fase della degustazione prevedeva diverse etichette di Offida Pecorino Docg di cui diciotto 2013 e due 2012 quasi sempre in purezza. La maggior parte aveva profumi ancora inespressi dovuti alla giovinezza tra cui dominavano soprattutto complesse note floreali, fruttate e in alcuni evidenti sentori erbacei. In degustazione era dominante l’acidità seguita dalla mineralità. Per lo più i vini avevano una buona consistenza, eleganza. Tra i campioni avevano già un bell’equilibrio Donna Orgilla di Fiorano, Merlettaie di Ciù Ciù, Gaico di Cameli Irene tutti del 2013. Fiobbo di Aurora del millesimo 2012 dichiarava sia al naso che in bocca la scelta di produrre biologico della cantina e l’affinamento del 30% in barriques. Chiudeva la degustazione una batteria di quattro Offida Rosso Docg 2011. Tra di loro erano interessanti Grifola di Poderi San Lazzaro da Montepulciano in purezza e Villa Grifoni da Montepulciano presente al 70% con un 30% da Cabernet Sauvignon.
Tra i produttori esponeva Velenosi di cui abbiamo degustato una piacevole Passerina Brut ottenuta da lunga rifermentazione in autoclave e la Passerina Villa Angela 2013.
Valle del Sole azienda biologica proponeva i millesimi 2011 e 2012 del Pecorino diversi fra loro ma entrambi con profumi di agrumi, frutta gialla, fiori. Ottima acidità a contrastare la struttura, mineralità ben integrata.
Dalle ore 16 di sabato e per tutta la domenica l’evento ha aperto le porte al pubblico dando la possibilità alle tante persone intervenute di degustare per la prima volta le nuove annate delle diverse tipologie di Offida Docg.
Il territorio di Offida rappresenta una zona del panorama vinicolo italiano non troppo conosciuta. Piceno Open Anteprima ha dato l’opportunità di approfondire la conoscenza dei vini ottenuti in particolare da Passerina e Pecorino, di incontrare i suoi produttori, di visitare un territorio di grande fascino.