In Parlamento hanno dato il via al famoso articolo 10 del ddl anticorruzione sull'incandidabilità di coloro che sono stati condannati dai 3 anni (2 se la condanna riguarda, Mafia, terrorismo o reati contro Pubbliche Amministrazioni).
Il voto è passato con larga maggioranza, nessuno ha annunciato il proprio voto contrario.
I nostri politici la notte fanno le messe nere contro Monti, ma di giorno nessuno ha il coraggio di attaccarlo, eccezion fatta per quei rappresentanti di Partiti di minoranza che in questo momento hanno assunto il ruolo di minoranza agguerrita, sempre contraria e mai ascoltata.
Neanche male se contiamo che nessuno nei Governi precedenti si sia mai smosso per fare qualcosa di simile.
Peccato che ci sia il solito, scomodo però.
I detrattori di questo articolo hanno messo in evidenza un fastidioso dettaglio: la legge per ora non è programmata per entrare in vigore alle prossime elezioni del 2013, ma per il 2018.
Certo, una volta che hai promesso al tuo compagno di Partito che ha il posto assicurato, mica puoi cambiare idea perché questi rompipalle hanno deciso di fare i seri!
Qua c'è gente con famiglia e ha un progetto di vita e sta già progettando le vacanze per tutta la legislatura, mica stiamo parlando di quei piagnoni di esodati!
Altro punto che non fa impazzire.
Questa era una di quelle cose che avrebbe impedito a Berlusconi di candidarsi, forse mediante questo articolo ce lo leviamo dalle palle (e ripeto: FORSE!).
Tuttavia ho l'impressione che questa legge non sia stata fatta per fare fuori lui e che sia stata piuttosto pensata per levare un altro rompiscatole giudicato colpevole di reato in passato: Grillo.
E Grillo, che nel suo piccolo è stato condannato per omicidio colposo, è molto, molto meno dannoso di Berlusconi.
Senza contare che in ogni caso potrebbe candidarsi lo stesso, dato che fu condannato a meno di 3 anni.
E certo, un omicidio colposo è una cosetta da niente, mica puoi bloccare una carriera politica per una cosina simile no?!
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