Questa sera Pier Franco Brandimarte presenterà il suo nuovo libro L’Amalassunta a Un Dollaro Mille Chilometri, rubrica di cultura di Twenty’z Radio. On air alle 21.30.
Fra poche ore a Twenty’z Radio Dario Boemia intervisterà il neo vincitore del ventisettesimo Premio Calvino Pier Franco Brandimarte, scrittore esordiente che, con il suo L’Amalassunta, ha conquistato il prestigioso riconoscimento. L’appuntamento è per stasera, ore 21.30, con Un Dollaro Mille Chilometri, su Twenty’z Radio!
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Pier Franco Brandimarte, 28 anni, da Torano Nuovo in provincia di Teramo, è il vincitore del 27° Premio Calvino, il più importante riconoscimento italiano agli scrittori esordienti. Nel tempo, qui sono usciti, tra gli altri, Susanna Tamaro, Marcello Fois, Francesco Piccolo e Paola Mastrocola. Negli ultimi anni, averlo vinto o essere arrivati tra i finalisti ha sempre significato garanzia di qualità, in un mare magnum di pubblicazioni e autopubblicazioni che transitano nelle librerie senza lasciarvi memoria. Il bel romanzo Come fossi solo di Marco Magini (Giunti), finalista 2013, è addirittura entrato nella dozzina del Premio Strega 2014. Per questo motivo ogni anno, alla fine della cerimonia, i finalisti vengono più o meno discretamente avvicinati da editor e agenti letterari mentre fanno la fila al sabaudo buffet ospitato sotto gli affreschi del Circolo dei Lettori di Torino. Il romanzo premiato dalla giuria, composta da Antonia Arslan, Paolo di Paolo, Barbara Lanati, Tommaso Pincio e Concita De Gregorio (non presente alla premiazione), si intitola L’Amalassunta, e fa riferimento a un ciclo di opere del pittore marchigiano Osvaldo Licini (1894-1958) raffiguranti la luna. Le motivazioni: «Un testo in elegante e acrobatico equilibrio tra finzione e saggio, premiato per l’abilità e l’originalità dimostrate − seguendo il trend di scritture che si sono messe sulle tracce di personaggi reali − nel ricostruire, secondo molteplici registri narrativi e con scrittura impeccabile e compatta, la vicenda umana e artistica del pittore Osvaldo Licini compenetrandola, in studiata sinergia, con la vicenda esistenziale del narratore».