Pier Paolo Pasolini, Ostia, idroscalo, 2 novembre 1975

Trentasette anni fa. Una notte come tante. Sul lido di Ostia è omicidio. Pier Paolo Pasolini viene ucciso barbaramente, prima percosso e poi travolto con la sua stessa auto. Il tutto accade all’idroscalo di Ostia. La mattina dopo intorno alle 6.30 una donna scopre in cadavere. Qualche ora dopo Ninetto Davoli riconosce nel corpo senza vita Pier Paolo Pasolini. La storia è nota. E’ questa una delle più tristi e tragiche storie della Storia recente. Un omicidio rimasto particolare. Colpevole: Pino Pelosi, ragazzo di vita di Guidonia, 17 anni. E’ stato Pelosi  a proclamarsi colpevole affermando di aver incontrato il poeta Pasolini nei pressi della Stazione Termini, esattamente al famoso  Bar Gambrinus di Piazza dei Cinquecento ed essere salito con lui in auto, una Alfa Romeo Giulia GT 2000. Poi dopo un giro in auto, una cena in trattoria in zona Basilica di San Paolo, ed infine Ostia. Lì pretese sessuali e quanto altro avrebbero causato prima un alterco e poi una rissa. Pasolini avrebbe preso un bastone per colpire il Pelosi che impossessatosene avrebbe colpito Pasolini. Una confessione immediata, sembra. Una cronaca quasi in diretta. Un processo che nel 1976 condanna Pelosi in primo grado. Il racconto di Pelosi però non ha mai convinto sino in fondo anche se Pelosi negli anni si è sempre continuato a dire colpevole sino a che solo qualche anno fa, nel 2005 confessa di non essere stato lui il killer. Pelosi ha raccontato chela morte di Pasolini è da addebitare a 3 persone ma anche di aver celato la verità per paura di ritorsioni. L’omicidio Pasolini dunque è un giallo irrisolto, molteplici le ipotesi. Nella storia della morte di Pasolini, giustificata come giallo passionale, omicidio a sfondo sessuale, qualcuno ha invece parlato di lotta di potere , tra Eni e Montedison, tra Enrico Mattei e Eugenio Cefis e persino che Pasolini, intendo a scrivere un romanzo inchiesta potesse aver scoperto qualcosa. Nel 2011 il caso di Pasolini viene riaperto dai Ris.