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Pierangelo Bertoli una vita vissuta “a muso duro”

Creato il 06 ottobre 2011 da Postscriptum
Pierangelo Bertoli una vita vissuta “a muso duro”

Pierangelo Bertoli (Sassuolo, 5 novembre 1942 – Modena, 7 ottobre 2002)

“…Perché son fatto così 
e non ci posso far niente 
prendimi pure così 
come mi accetta la gente 
che mi sorride e che mi lascia parlare 
però non mi sente… “

 

Pierangelo Bertoli è uno di quei cantautori di classe e garbo in grado di entrare nell’animo di chi ascolta con la sua musica e di pervaderlo di un continuo e forte senso di malessere misto ad amore per la vita, venerdì 7 ottobre ricorrerà il nono anniversario della sua scomparsa ed il minimo che si potesse fare per qualcuno che tanto ha dato, è riservargli un piccolo tributo ed un grande ringraziamento.

Uomo ed artista politicamente impegnato, fece del suo amore per la musica un mezzo di riscatto sociale -nacque in una famiglia tanto povera da non possedere nemmeno una radio- che gli permise di condurre anche battaglie straordinariamente innovative come quella a favore del referendum sull’aborto e quella per promuovere la “lega per l’emancipazione dell’Handicappato”, tema che lo toccava in prima persona essendo lui stesso paralizzato dall’età di tre anni.

Morì il 7 ottobre del 2002 a Modena a soli sessantanni, lasciando dietro di se un patrimonio artistico dai contenuti e dalla forza espressiva tali da renderlo indubbiamente uno tra i più grandi cantautori che la musica italiana possa vantare ed alcuni pezzi come “Eppure soffia”,” A muso duro”, “Così”, “il Pescatore” o ancora “Italia d’Oro” ed il testo in italiano di “Spunta la Luna dal Monte” (cantata con i Tazenda) gli sono valsi certamente l’immortalità e rappresentano un affresco tra i più belli e carichi d’emozione della vita e dell’Italia che era,che è e che forse sempre sarà.

Tra i molti capolavori spicca A muso duro che è un inno al mestiere di cantante ed una guida per chiunque voglia seguire questa strada, che mostra il grande rilievo sociale che la musica può assumere e l’importanza di creare canzoni seguendo il proprio concetto di musica e vita.

Italia d’Oro, con cui si aggiudicherà il quarto posto a San Remo nel 1992, è un’aspra critica alla classe politica ed al degrado sociale italiano  ed anticiperà di poco lo scoppio dello scandalo di “mani Pulite” ;

mentre “Così” è un vero e proprio autoritratto , pittura in chiaroscuro che racconta di un uomo passionario, sempre pronto a lottare per i suoi principi ma consapevole dell’indifferenza che spesso dilaga tra la gente “che mi sorride e che mi lascia parlare, però non mi sente”.

Poteri dilungarmi ancora a raccontare o spiegare ogni singolo pezzo ma significherebbe togliere spazio alla musica ed alle parole che parlano di amore, rabbia, delusione, speranza ed umanità in una maniera davvero unica, quindi basta parole, lasciamo che sia la sua musica a parlare noi.


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