Infatti Pierfranco Bruni svolgerà una conferenza sul ruolo degli intellettuali nella Prima guerra mondiale di cui ricorrono i 100 anni dalla dichiarazione e si soffermerà, in particolare, sulla trasformazione del linguaggio e sulla decifrazione dei modelli etno-antropologici che gli scrittori italiani hanno sottolineato in una Europa che era al centro delle culture internazionali.
“Mi pare, ha dichiarato Pierfranco Bruni, che proprio l’Europa culturale dell’inizio secolo abbia dato una svolta ai processi non solo letterari ma anche linguistici. Si pensi a D’Annunzio che andrebbe studiato come lo scrittore dei linguaggi a ragnatela o a Marinetti, futurista certamente ma va anche oltre”. Ma a Vienna verrà conferito a Pierfranco Bruni un significativo riconoscimento per i suoi studi su Machiavelli, di cui ha partecipato di recente a un progetto di studi, e soprattutto per i suoi innovativi scritti sul poeta barocco grottagliese Giuseppe Battista.
Proprio in occasione di questo riconoscimento terrà una Lectio Magistralis soffermandosi sul rapporto tra filosofia e letteratura nel Barocco di Mezzo attraversando il pensiero di Giordano Bruno, Tommaso Campanella e Giuseppe Battista. A tal proposito Bruni darà alle stampe un nuovo studio su Giuseppe Battista nella metafora del Mediterraneo. “In questi anni, ha dichiarato Pierfranco Bruni, abbiamo lavorato sul rapporto fondamentale che ha avuto il Barocco nella rilettura del legame tra Occidente ed Oriente e Battista, pur mantenendo fede ad una tradizione culturale, va certamente impaginato in una interpretazione con la cultura non solo spagnola ma anche francese, inglese ed araba. Proprio per questo i nostri studi sono stati antesignani di ciò che la cultura europea ha espresso intorno ad un Barocco sperimentale e dentro alcune forme di avanguardia”.