La linea del “capo” è stata disattesa da una parte dei 5 Stelle che hanno appoggiato il Pd nell’elezione di Piero Grasso a Presidente del Senato con 137 voti. I Montiani hanno votato scheda bianca.
L’ex Procuratore Nazionale Antimafia è andato oltre la quota dei voti del centrosinistra e al momento dell’ufficialità della vittoria il senatore decano Emilio Colombo ha dovuto interrompersi per consentire all’aula un lungo applauso. Allarga il consenso per Grasso anche l’appoggio di 13 voti provenienti dai bacini 5 Stelle e Scelta Civica su 72 disponibili.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Vito Crimi nel primo pomeriggio aveva confermato la scheda bianca da parte dei 53 senatori affermando che “questo voto non è la scelta tra una persona e l’altra, ma tra due strategie politiche. Noi non facciamo la stampella di nessuno”. La base, almeno sul blog di Grillo, ha invitato i suoi uomini a prediligere Grasso, ricordando che un voto oggi “non significa allearsi con il Pd”.
La scelta di puntare sulla scheda bianca, di fatto, “non è stata presa all’unanimità”, ha spiegato l’ex candidato alla presidenza del Senato Luis Alberto Orellana. “Come persone Grasso e Schifani non sono equivalenti: una è una scelta in continuità con il passato. Mi sono espresso personalmente contro la scelta del collega Schifani”.