Di Novella Bongiorno
Fallimento, forse, non è il termine tecnico corretto. In ogni caso descrive bene la vicenda che ha recentemente coinvolto il nutrizionista francese Pierre Dukan, considerando che ci sono di mezzo un tribunale e debiti per diversi milioni di euro. Ma andiamo con ordine…
Lo scorso 4 marzo, il tribunale di Nanterre ha messo in liquidazione Régime Coach SA, l’azienda che controlla tutti i business e i siti web ufficiali collegati alla dieta Dukan. Il motivo è presto detto: la multinazionale francese dichiara un passivo di almeno 6 milioni di euro.
Ma per Pierre Dukan, inventore dell’omonima dieta e fondatore di questo impero economico ormai al tracollo, i guai non finiscono qui. Infatti, lui e suo figlio (a capo del sito regimedukan.com) sono stati denunciati alla polizia finanziaria per avere “dirottato” parte degli utili della Régime Coach SA mediante la creazione di quasi 46 diverse società in Brasile, America e Cina. La denuncia è stata presentata da alcuni soci di minoranza, tra cui Marc Simoncini (fondatore di Meetic).
Le prime avvisaglie della crisi si erano manifestate lo scorso luglio, quando la società era stata messa in piano di salvataggio. Il piano, tra l’altro, prevedeva la sospensione dei pagamenti ai creditori. In pratica, poiché si erano riscontrati problemi di liquidità ed insolvenza, il Tribunale competente per le vertenze commerciali aveva deciso tale provvedimento nel tentativo di risollevare economicamente l’impero Dukan, evitandone il fallimento e la conseguente perdita di diversi posti di lavoro. Tutto inutile, a quanto pare.
Ed ora, che ne sarà dei siti web ufficiali Dukan? Che ne sarà del servizio di coaching online e dei prodotti a marchio Dukan, che per molti (me compresa) sono stati un valido supporto alla dieta? Spariranno per sempre? Intanto, mentre scrivo, il negozio online italiano della Boutique Dukan (LaMiaBoutiqueDietaDukan.it) è “indisponibile” e non ci è dato di sapere quando e se riaprirà le sue porte.
E pensare che, nel 2010, la multinazionale del dimagrimento era stata valutata per 500 milioni di euro, ed aveva persino attirato su di se l’interesse di un investitore del calibro della Nestlé. Invece, solo 5 anni dopo, il repentino declino, fino all’atto conclusivo di questa liquidazione.
Comunque, la dieta Dukan è tuttora il regime alimentare dimagrante più seguito al mondo. Ma com’è possibile far fallire un’attività imprenditoriale che ha tanto successo presso un pubblico di milioni di consumatori? Misteri del marketing e dell’economia! Secondo alcune esternazioni dello stesso Pierre Dukan, la colpa sarebbe da attribuire alla campagna diffamatoria orchestrata dai media contro di lui e il suo metodo per dimagrire.
Personalmente, ho seguito e continuerò a seguire la Dukan perché so che funziona e non è affatto dannosa (come invece affermano alcuni). Del resto, non c’è alcun motivo sensato per cambiare opinione su una dieta in base alle vicende finanziarie del suo inventore.
E tu, cosa ne pensi? Quali emozioni ti ha suscitato la notizia del fallimento dell’azienda Dukan? Mi piacerebbe conoscere anche le tue impressioni a caldo. Ecco perché ti invito a condividerle in un tuo commento a questo articolo.