Pietà sì, non pietismo

Creato il 02 gennaio 2014 da Molipier @pier78

Scritto da: Pierpaolo Molinari 2 gennaio 2014 in Attualità, News Inserisci un commento

Va bene l’apprensione, l’agitazione e l’ansia. Tutto il mondo sportivo e non è con il fiato sospeso nell’attesa di avere notizie su Michael Schumacher dopo l’incidente sugli sci il 29 dicembre.

Però tutto questo non va confuso con il pietismo, inteso come commiserazione ostentata e ipocrita.

Oggi sul web si sono accese diverse polemiche contro Hamilton, che non è nuovo ad essere al centro dell’attenzione per i suoi comportamenti sulle monoposto. Questa volta il pilota inglese è stato bersaglio delle critiche degli utenti per aver pubblicato una foto che lo vedeva sulla neve senza casco di protezione.

Accusato di mancanza di sensibilità, è servito a poco far notare che il pilota inglese stesse praticando sci di fondo o stesse passeggiando per i boschi con le racchette da neve. Secondo l’opinione pubblica, mostrarsi senza il casco protettivo sarebbe stato poco rispettoso nei confronti di Schumacher.

Stessa sorte è toccata a Rubens Barrichello, ex pilota della Ferrari, compagno di squadra del campione tedesco. Barrichello ha pubblicato sul proprio profilo Instagram un’immagine che lo ritrae in compagnia di moglie e figli sulle nevi dello Utah. Questa volta invece l’accusa è stata quella di aver pubblicato la foto, sapendo in quali condizioni versi l’ex compagni di scuderia.

Quindi il problema non risiede nell’indossare o meno il casco, secondo i milioni di fan di Michael Schumacher nessun pilota di F1, attuale o passato, dovrebbe farsi fotografare sulla neve per non mancare di rispetto al tedesco. Il fatto è che, in qualunque caso, la vita per gli altri continua.

Per loro, oltre alla foto, c’è l’aggravante del sorriso. Un sorriso che non ci dovrebbe essere, per rispetto nei confronti di Schumacher. Sarò cinico ma sembra esagerato.

Ognuno ha famiglia, moglie, fidanzata, figli e non deve essere condizionato da un incidente di un collega, per quanto grave possa essere. Poco importa se, come nel caso di Barrichello, le vacanze fossero in programma da mesi o, nel caso di Hamilton, si trattasse di una tranquilla escursione tra i boschi.

Stiamo parlando di professionisti che non si impressionano quando escono di pista, quando sono coinvolti in spaventosi incidenti ma che comunque si rispettano. Tutti si sono mobilitati con messaggi di affetto verso Schumacher appena saputo del tragico incidente ma non è che debbano smettere di pensare alla propria vita.

Pietà sì. Non pietismo. Questo Schumacher non lo merita.

Attualità Barrichello Hamilton Neve Schumacher 2014-01-02

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