“Pur non essendo stato un Renziano in occasione delle primarie, ho aderito al progetto perché va oltre la rottamazione proposta dal sindaco di Firenze. È arrivato davvero il momento di dire basta a questa politica che pensa solo per sé e non, come diceva Aldo Moro, a risolvere i problemi della gente”.
Così Canio Ceraldi, ad una settimana dalla nomina a presidente comunale provvisorio dell’associazione “Adesso Democratici Lucani di Pietragalla” spiega le motivazioni della sua adesione al progetto.
“Nonostante le ultime vicende giudiziarie –continua Ceraldi- nessuno vuole abdicare. Allora dov’è l’innovazione tanto millantata nella fase costituente del Partito Democratico? L’innovazione prescinde dall’età, dal genere e dalle esperienze personali. Occorre essere attuali e saper mettere a frutto il proprio bagaglio di conoscenza nell’affrontare situazioni di ogni genere e in qualsiasi momento. Faccio politica da ragazzo ed ho seguito i vari processi dalla DC al PD. L’ho sempre fatta per passione e con spirito di servizio, anche quando non ho raccolto i frutti dei sacrifici profusi negli anni, anzi, ho continuato con lo stesso impegno mettendomi a disposizione del partito. Ora, può dirsi democratico un partito che, a partire dalla base permette ancora che prevalgano gli schemi precostituiti e non ammette voci fuori dal coro?”
Secondo Ceraldi “purtroppo i veri rottamati sono i giovani, quelli che hanno voglia di fare e, in virtù del processo tecnologico e dello sviluppo dei nuovi modi di comunicare, dovrebbero essere loro ad insegnare a noi, meno giovani, come va il mondo”.
“Lungi da me ogni mania di protagonismo. Spero, infatti di potermi presto defilare dalla scena. Il mio intento è solo quello di mettere a disposizione la mia esperienza politica e professionale per contribuire ad un sano rinnovamento in cui i giovani siano i veri protagonisti e non eterni burattini o semplici ragazzi di bottega”.